Libas, Confcommercio e Protezione Sociale Italiana a sostegno degli imprenditori in crisi a Rozzano

Francesco Belluscio, presidente di Libas consumatori, ha presentato progetti importanti, come l’apertura dello sportello antisuicidi che prenderà vita proprio nella sede di Confcommercio in via Mimose.

Libas, Confcommercio e Protezione Sociale Italiana a sostegno degli imprenditori in crisi a Rozzano
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Libas, Confcommercio e Protezione Sociale Italiana a sostegno degli imprenditori in crisi a Rozzano.

Libas, Confcommercio e Protezione Sociale Italiana a sostegno degli imprenditori in crisi

ROZZANO – La chiamano legge anti suicidio, perché interviene in casi critici, al limite, a un passo dalla disperazione. Non solo per imprenditori e commercianti: la legge 3/2012 è un salvagente per chi ha contratto un debito e non sa come uscirne. Il criterio è semplice: paghi quello che puoi pagare. Lo hanno spiegato lunedì pomeriggio i rappresentanti di Libas, l’associazione dei consumatori, Unione Confcommercio e Protezione Sociale Italiana, un organismo di “composizione della crisi”.

Una legge poco conosciuta

A parlare, l’avvocato Letterio Stracuzzi, presidente della Protezione Sociale Italiana che ha spiegato nel dettaglio, con esempi e molta concretezza, i benefici di una legge “poco conosciuta. Ma non solo dai cittadini, anche da commercialisti e dagli stessi avvocati”, ha commentato. In sintesi, si tratta di una procedura che finisce davanti al giudice e coinvolge le persone che per vari motivi si trovano “sovraindebitate”.

La procedura è abbastanza semplice: basta rivolgersi agli enti (Libas, Confcomemrcio, Protezione Sociale Italiana) e si compila un primo modulo di monitoraggio della situazione. Fondamentale “avere tutti i documenti che provano di essere realmente in difficoltà”, spiega l’avvocato. I motivi possono essere tanti: la perdita di un parente, del lavoro, una crisi, una fideiussione sbagliata. Tutti elementi che valuta il “gestore della crisi”, un esperto del settore con varie competenze, che va avanti con la procedura di stralcio dei debiti che non si riescono a pagare.

E se qualcuno non possiede nulla?

Le associazioni si stanno attivando anche per questo, creando campagne di crowdfunding per assistere chi è rimasto senza nulla in tasca. L’obiettivo, hanno spiegato gli esperti, è di “far riappropriare il cittadino della propria dignità e della propria vita. Prima di questa legge esisteva la responsabilità patrimoniale perpetua: significa che chi contraeva un debito era costretto a pagare per tutta la vita”.

Un nuovo sportello "antisuicidi"

In questo modo, viene “riconosciuto il diritto di sbagliare”, sottolinea il presidente di Libas consumatori Francesco Belluscio che ha colto l’occasione per parlare di progetti importanti, come l’apertura dello sportello antisuicidi che prenderà vita (una volta avuti tutti i permessi necessari) proprio nella sede di Confcommercio in via Mimose. “Un aiuto concreto per gli imprenditori in difficoltà che vedono tutto buio a causa di una crisi.

Io ho lavorato al fianco della Caritas – ha raccontato Belluscio – e le persone in difficoltà spesso per vergogna non chiedono aiuto, piuttosto vanno a confessarsi. Vogliamo lanciare un messaggio importante: nessuno è solo. Abbiamo già previsto la figura di tutoraggio per le imprese: un sostegno concreto”. Non è tutto: il prossimo passaggio dell’associazione a tutela dei consumatori, sarà porre l’attenzione sulle morosità Aler che ogni anno piegano centinaia di persone.

Francesca Grillo

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