il punto della situazione

Legionella, quattro casi nelle ultime quattro settimane: le rassicurazioni dal Comune sulla qualità dell’acqua

Si consiglia anche di fare attenzione alla circolazione sui social di fake news sull'argomento "che hanno gettato nel panico la popolazione"

Legionella, quattro casi nelle ultime quattro settimane: le rassicurazioni dal Comune sulla qualità dell’acqua
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Legionella: il Comune di Corsico aggiorna sulla situazione dei contagi sul territorio e rassicura i cittadini su tutte le azioni messe in campo per cercare di contrastare la diffusione del batterio. Consiglia anche di fare attenzione alla circolazione sui social di fake news "che hanno gettato nel panico la popolazione".

Legionella, quattro casi nelle ultime quattro settimane

CORSICO – Nelle ultime tre settimane, sono stati registrati a Corsico 3 nuovi casi di pazienti affetti da legionella: uno in più a settimana (e il trend si è confermato con l'ultimo aggiornamento di ieri, 26 settembre, con 1 nuovo caso nell'ultima settimana).

Un contagio che sta notevolmente rallentando rispetto ai mesi estivi (ricordiamo 56 casi totali da aprile, tra Corsico e Buccinasco: 50 nel primo comune, 6 nel secondo, che non registra nuovi casi ormai da mesi), ma che comunque non si arresta in modo definitivo.

La nota di Ats

"L’età media dei pazienti è di 72 anni – riporta Ats, Agenzia di Tutela della Salute –. Dei casi totali, 50 presentavano fattori di rischio, 5 sono ancora ospedalizzati, 47 sono stati dimessi e 4 casi sono deceduti: si tratta di pazienti di età superiore a 70 anni, affetti da comorbidità".

Ats, nel suo aggiornamento periodico, chiarisce che è "attivamente impegnata nell’attuazione di indagini epidemiologiche, microbiologiche e ambientali specifiche e nell’implementazione di attività di prevenzione e controllo, finalizzate a prevenire l’insorgenza di nuovi casi, in stretta collaborazione con i sindaci dei Comuni coinvolti e in raccordo con l’Unità Organizzativa Prevenzione della Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia, con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e con il Ministero della Salute".

La clorazione dell'acqua effettuata da Cap e il sapore alterato

Proseguono, quindi, tutte le azioni possibili per cercare di contrastare la diffusione del batterio. Gruppo Cap, questa estate, ha provveduto ad attuare una clorazione della rete idrica, al fine di arginare la diffusione batterica. Un’operazione necessaria che, tuttavia, ha reso per alcuni cittadini l’acqua "con un sapore diverso a prima", hanno commentato sui social.

"Il sapore e l’odore sono soggettivi - ha risposto l’Amministrazione -: per alcuni risulta alterato, per altri no, per altri ancora è una variazione tollerabile. Il punto è che la quantità di cloro nella rete viene decisa dagli esperti, non dal Comune, in base agli accertamenti, agli approfondimenti e nel rispetto, sempre, delle normative. Il Comune e il sindaco Stefano Martino Ventura sono in costante contatto con Ats e Gruppo Cap e se ci saranno delle modifiche alla quantità della sostanza introdotta nella rete al fine di limitare il contagio, con eventuale diminuzione, saranno prontamente comunicate".

Il chiarimento da parte del Comune su alcune informazioni diffuse in rete

Il Comune, inoltre, ha pubblicato un post di smentita e chiarimento sulla circolazione di informazioni "che hanno gettato nel panico la popolazione – ha espresso il sindaco –, provocando preoccupazioni soprattutto tra i genitori dei bambini che frequentano le nostre scuole. È stato scritto, riportato e diffuso sui social, la convinzione che l’acqua non sia potabile e che gli alunni siano a rischio contagio bevendo l’acqua a scuola. Lo ribadisco: è del tutto falso e mai il Comune e gli enti competenti potrebbero mettere a rischio la salute dei cittadini. L'acqua della rete rimane potabile e il contagio, in più, non avviene bevendo l’acqua ma inalando le microparticelle. Chiediamo ai cittadini di tenersi informati su tematiche così importanti come la salute pubblica solo tramite fonti serie e ufficiali".

Prosegue il lavoro di campionamento dell'acqua

Mentre Ats prosegue con le analisi, i campionamenti e gli accertamenti per individuare le fonti di contagio (anche nelle torri di raffreddamento e in insediamenti industriali), il Comune ha organizzato un incontro con gli amministratori di condominio che, secondo l’ordinanza del sindaco, devono mettere in atto tutte le azioni per manutenere correttamente gli impianti idro sanitari condominiali, oltre a tenere informati gli abitanti sulle buone norme da mettere in pratica.

Ai singoli cittadini, infatti, viene richiesto di sanificare e controllare filtri rompigetto, soffioni e tubi flessibili della doccia, per mantenerli sempre puliti, contro il rischio della proliferazione batterica.

Buone pratiche per mantenere in sicurezza le abitazioni (da Ats)

• Effettuare, almeno mensilmente, la corretta manutenzione (disincrostazione e disinfezione o sostituzione) dei filtri rompigetto, dei tubi flessibili e dei soffioni docce;
• Regolare l’erogazione dell’acqua calda sanitaria all’utilizzo, prodotta da boiler e scaldacqua autonomi, a una temperatura compresa tra 45-48 °C;
• Dopo lunghi periodi di inattività dell’impianto (per apparecchi poco utilizzati o al rientro dalle vacanze) prima dell’utilizzo far scorrere l’acqua per almeno 5 minuti, a finestre aperte, dalle docce e dai rubinetti mantenendosi lontani dal punto di erogazione: prima l’acqua calda alla massima temperatura e poi l’acqua fredda.

La legionella è un batterio che prolifera naturalmente negli ambienti acquatici naturali e artificiali. La sua moltiplicazione nelle reti idriche è favorita anche dalla presenza di ruggine, incrostazioni o calcare o quando l’acqua ristagna nelle tubature e nei rubinetti, soprattutto alle temperature critiche per la sua proliferazione (20-45 °C).

La legionella NON si trasmette tra le persone e si contrae esclusivamente per INALAZIONE del batterio e non bevendo l’acqua potabile dalla rete.

T.G.

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