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La storia toccante del nuovo sacerdote a Corsico: "Mio padre sognava per me la carriera da ingegnere, ma Dio aveva progetti diversi"

La comunità corsichese intanto lo attende a braccia aperte appena tornerà dal suo viaggio nelle Filippine

La storia toccante del nuovo sacerdote a Corsico: "Mio padre sognava per me la carriera da ingegnere, ma Dio aveva progetti diversi"
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Il nuovo sacerdote di Corsico ha celebrato la sua prima messa solenne con un'emozione indescrivibile: vi raccontiamo la storia della sua vita dove ha affrontato tante e diverse sfide, fin da piccolissimo bambino nelle Filippine.

La storia toccante del nuovo sacerdote a Corsico

CORSICO – Una storia che ha commosso i fedeli, quella di padre Frances Panistan Cadagdagon.

La Parrocchia di Sant’Antonio di Padova e la Congregazione delle Scuole di Carità - Istituto Cavanis hanno annunciato, nelle scorse settimane, l’ordinazione presbiterale di P. Frances, come spiegano sui social dal Comune di Corsico.

Emozione alle stelle nel celebrare la sua prima messa

“Il sacerdote - raccontano dall’Amministrazione - ha celebrato la sua prima messa solenne e dall’altare, con tanta emozione e lacrime, ha raccontato la sua bellissima storia”. Una storia toccante, di avvicinamento al percorso sacerdotale.

Il nuovo sacerdote racconta il suo percorso di vita

“Il mio viaggio verso il sacerdozio è una storia di provvidenza divina, di resilienza umana – ha espresso padre Frances –. Mio padre sperava diventassi ingegnere: ho tradito mio padre per non essergli stato fedele, ma ero guidato da una vocazione diversa. Sono partito da casa, ho fatto il percorso universitario in economia senza l’aiuto della famiglia. Ma Dio aveva progetti ancora più grandi per me. Ho sentito la scintilla e nel 2013 ho risposto alla chiamata di Dio, entrando in seminario, questa volta con il sostegno di mio padre.

Ho affrontato tante sfide: tante opportunità di crescita. Trentasei anni fa, all’altare della Chiesa del Sacro Cuore nelle Filippine, c’era una donna di nome Mercedes che in ginocchio chiedeva al sacerdote di battezzare il bimbo morente e a Dio di dare la vita a quel bimbo. Quella donna era mia nonna e adesso quel bambino morente è davanti a voi, bacia l’altare di Dio non chiedendo una buona vita ma offrendo la sua vita a Dio.

Il sacerdozio – ha concluso – non è solo una vocazione, ma una missione e una chiamata a servire e a guidare con amore e compassione”.

Il prete è stato accolto con affetto e calore dalla comunità corsichese che lo attende a braccia aperte appena tornerà dal suo viaggio nelle Filippine.

T.G.

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