la mostra/percorso

La mostra itinerante “L’agenda ritrovata. I volti” fa tappa alla biblioteca di Buccinasco

Verrà inaugurata in biblioteca domenica 14 aprile, poi si potrà visitare fino a venerdì 19

La mostra itinerante “L’agenda ritrovata. I volti” fa tappa alla biblioteca di Buccinasco
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Arriva a Buccinasco la mostra itinerante “L’agenda ritrovata. I volti” che nel 25° anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio raccoglie su un’Agenda Rossa, simbolo di una mancata giustizia, le firme di tutti coloro che non hanno mai smesso di farsi domande e ancora sperano di conoscere la verità di quanto è successo.

Appuntamento in biblioteca per l'inaugurazione della mostra “L’agenda ritrovata. I volti”

BUCCINASCO - Dopo le tappe a Trezzano sul Naviglio, Cesano Boscone e Corsico, la Primavera della Legalità, rassegna culturale promossa dai Comuni del territorio, arriva a Buccinasco con la mostra “L’agenda ritrovata. I volti” che sarà inaugurata domenica 14 aprile alle ore 17 presso la Biblioteca comunale di via Fagnana 6 e si potrà visitare fino al 19 aprile.

Una ciclostaffetta partita nell’estate 2017

Una mostra/percorso per ricordare l’evento promosso dall’associazione culturale L’Orablù insieme al Movimento delle Agende Rosse, in occasione del 25° anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio: una ciclostaffetta che nell’estate 2017 ha attraversato a tappe l’Italia, da Milano a Palermo, raccogliendo su un’Agenda Rossa, simbolo di una mancata giustizia, le firme di tutti coloro che non hanno mai smesso di farsi domande e ancora sperano di conoscere la verità di quanto è successo.

L'assessora alla Cultura antimafia di Buccinasco

“Partecipando anche noi a un’ideale staffetta – spiega la vicesindaca Rosa Palone, assessora alla Cultura antimafia – in questa prima edizione della Primavera della Legalità, abbiamo voluto portare nei nostri Comuni a partire dal mese di marzo la storia per immagini di chi, percorrendo 50 città italiane in 24 tappe, ha voluto testimoniare la sete di giustizia di tante persone per bene: non sappiamo ancora la verità sulla strage che ha ucciso il giudice Paolo Borsellino e con lui Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Troppe vittime innocenti di mafia, a cui l’intera rassegna è dedicata, ancora oggi non hanno giustizia e non conoscono la verità. Chiede verità anche Dario Vassallo, fratello del sindaco pescatore Angelo Vassallo a cui dedicheremo lo spettacolo con Ettore Bassi del 18 aprile”.

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