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La Cultura a Corsico è stata appaltata?

L’intervista al sindaco Ventura ne spiega le ragioni e illustra la collaborazione attiva con il territorio

La Cultura a Corsico è stata appaltata?
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CORSICO - Di sicuro il modus operandi è modificato. È un fatto. Allo stesso tempo, è un fatto che a Corsico sono tornate a fiorire iniziative culturali di ogni sorta, come ormai da tempo non ricordavamo. La scelta di appaltare alcuni eventi ha fatto “storcere il naso” a più parti, e non è sempre facile comprenderne la ratio di questa scelta.

La Cultura a Corsico è stata appaltata?

Chi meglio del sindaco della città poteva spiegarci cosa sta avvenendo nel comune più popoloso del Sud Ovest Milano (se consideriamo Rozzano Sud, senza l’Ovest). Gli abbiamo posto domande molto dirette e schiette, non per forza scomode ma di certo non accomodanti, per capire le ragioni dell’Amministrazione comunale e cercare di dissipare le preoccupazioni delle realtà locali che storicamente operano sul nostro territorio.

Ecco cosa ci ha detto. Colgo l’occasione per ringraziare il sindaco Stefano Ventura per aver accettato di risponderci.

L'intervista al sindaco Ventura

L’organizzazione di tutte le attività legate alla cultura a Corsico ha subito un profondo rinnovamento con l’avvento della tua Giunta. Perché si è reso necessario questo cambio di rotta?

Si tratta di un cambiamento naturale e necessario nella modalità di offerta dei servizi culturali, dovuto da una parte a normative sempre più stringenti sul lato della sicurezza e dall’altra alla necessità di attingere a competenze specialistiche multisettoriali, legate alla comunicazione e all’organizzazione di eventi di cui i Comuni non dispongono al loro interno. Nulla di strano da questo punto di vista, è quello che accade già da anni in molti altri settori in cui il Comune predispone un progetto di intervento e chiede a un operatore specializzato di realizzarlo.

Per esempio, nessun Comune dispone oggi dei mezzi strumentali e dei dipendenti necessari per asfaltare una strada, per questa ragione l’Ente definisce un progetto tecnico e si serve di appaltatori qualificati per realizzare l’opera. Il principio è lo stesso: il Comune definisce la programmazione di una manifestazione culturale e si serve di un soggetto specializzato per realizzarla, ottenendo così qualità, sicurezza e una gestione integrata delle manifestazioni articolate su più giornate. Per quanto riguarda invece l’organizzazione delle proposte culturali meno complesse, ovvero le singole iniziative, stiamo continuando a organizzarle con le nostre risorse interne, anche in collaborazione con le realtà del territorio.

Quali sono le principali differenze rispetto all’organizzazione classica con risorse esclusivamente interne?

La prima e sostanziale differenza è che ora le iniziative si fanno, e si vede: abbiamo ripreso a realizzare manifestazioni culturali importanti e complesse, prima assenti da anni, come la rassegna teatrale in piazza Corsico a scena aperta, la Settimana della legalità, Estate insieme, la Festa di Corsico e il Natale Corsichese. Manifestazioni che hanno riacceso la nostra città, offrendo spettacoli e intrattenimento di tutti i tipi, per tutte le età e tutti i gusti. Tantissimi cittadini e cittadine ci ringraziano per questo.

Manifestazioni di questo tipo sono, considerando le recenti normative sulla sicurezza e sulle assunzioni di personale, impossibili da realizzare con le sole risorse interne e con il solo supporto delle associazioni. In quest’ottica, il Comune mantiene saldamente un ruolo di programmazione, di progettazione e di coordinamento nella realizzazione dell’offerta culturale, mentre si avvale di professionisti esperti di settore sul piano della gestione degli artisti, degli allestimenti, dell’impiantistica, della sicurezza e della comunicazione per l’organizzazione operativa. Si tratta di scelte di gestione ragionevoli e consapevoli che stanno infatti portando risultati visibili grazie all’impegno e alla dedizione dei dipendenti comunali del settore cultura, che tengo a ringraziare personalmente e a nome di tutta l’Amministrazione per l’eccellente lavoro svolto in questi mesi.

Come si concilia questa scelta, l’appalto esterno, con l’attività delle nostre realtà locali che hanno animato per decenni gli eventi organizzati sul nostro territorio? Non c’è il rischio che queste non trovino più “spazi”?

Le associazioni non possono più farsi carico da sole dell’organizzazione di grandi eventi come è stato per tanti anni. Oggi ci sono molte responsabilità, anche penali e personali, per l’organizzazione di un evento pubblico. Anche per questa ragione c’è bisogno di professionalità certificate, per garantire la sicurezza di tutti e di tutte. Oltre a questo, esiste un tema oggettivo, legato al numero di persone che partecipano alla vita associativa che è strutturalmente in calo in tutte le città, non solo a Corsico, e non paragonabile al passato.

Le associazioni trovano comunque grande spazio nella programmazione culturale attraverso i patrocini e le Collaborazioni con il Comune. Certo è che storicamente a Corsico alcune realtà hanno un’idea di collaborazione molto particolare per cui il ruolo del Comune sarebbe meramente quello di mettere le risorse e accettare passivamente i contenuti e le modalità proposte dagli altri. Non funziona così. Se il Comune paga una realtà del territorio per un evento culturale non si sta collaborando, si sta solo acquistando un servizio. Collaborazione significa costruire fiducia reciproca, stabilire obiettivi condivisi e portarli avanti secondo modalità definite insieme.

Da questo punto di vista non si contano le iniziative sociali e culturali che sono state organizzate in collaborazione con le tante realtà del territorio, come dibattiti, mostre, presentazione di libri, eventi ricreativi. Ringrazio le tante realtà che hanno collaborato e vorranno collaborare con noi in futuro, in particolare vorrei ricordare Antonella Prota Giurleo e Roberto Plevano per le mostre d’arte realizzate al Saloncino la Pianta e Romina Novati di ASEC per l’importante lavoro che l’associazione sta svolgendo per il nostro Centro storico.

Cosa avete in programma nei prossimi mesi? Avete già fissato un calendario di eventi oltre alla Sagra di Corsico di settembre?

Il calendario viene fissato ogni dicembre per l’anno successivo con l’approvazione della Carta degli eventi, un documento che raggruppa e descrive tutti i grandi eventi culturali e ricreativi che il Comune realizzerà durante l’anno successivo secondo una logica programmatoria. Il prossimo mese inizierà “Estate insieme” con la Festa della musica e continuerà con tanti eventi per tutti i gusti e tutte le età fino a ferragosto. A settembre avremo come sempre la Festa di Corsico edizione 2023 e poi concluderemo l’anno con il Natale Corsichese.

Il filo rosso che lega la progettazione di tutte le manifestazioni è quello che l’arte, il teatro, la musica e l’intrattenimento devono essere portati all’aperto, nelle strade e nelle piazze, per diffondere davvero la cultura e renderla strumento di creazione di relazioni positive tra le persone, di inclusione, di crescita collettiva. Portare in piazza un’opera come la Cavalleria Rusticana è stata una festa da questo punto di vista: abbiamo dato a tante persone la possibilità di incontrare la grande cultura italiana, qualcosa che altrimenti molti non avrebbero mai avuto la possibilità di vedere e di ascoltare. Questo è il compito di un’istituzione pubblica: non fare cultura per pochi eletti ma fare cultura per tutti.

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