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Intitolare l'aeroporto di Linate a Berlusconi? C'è chi dice no

Il Partito Democratico sostiene che molti aeroporti italiani sono dedicati a personaggi storici, non legati all'attualità, e quindi sarebbe sensato mantenere questo criterio

Intitolare l'aeroporto di Linate a Berlusconi? C'è chi dice no
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L'idea di intitolare l'aeroporto cittadino di Linate allo scomparso Silvio Berlusconi, tra le molte proposte nate in questi ultimi giorni in tutto il paese, sembra essere quella più concreta ma sicuramente è anche quella che suscita tante polemiche.

Intitolare l'aeroporto di Linate a Berlusconi? C'è chi dice no

MILANO - La proposta di intitolare l'aeroporto di Linate al defunto Silvio Berlusconi, deceduto lunedì scorso a 86 anni al San Raffaele  continua a suscitare polemiche.

L'idea partita dall'ex sindaco Albertini

L'ex sindaco Gabriele Albertini ha avanzato la proposta, che è stata poi sostenuta da una lettera pubblicata sul Corsera e firmata da Letizia Moratti, ex sindaca, insieme a Sergio Scalpelli, Ada Lucia De Cesaris, Franco Debenedetti e Alberto Mingardi. Anche il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, si è detto possibilista, ma il fronte del "no" si sta facendo sentire.

Le voci contrarie

Gad Lerner, giornalista che scrive su "Il Fatto Quotidiano", chiede di mantenere il senso delle proporzioni, citando altri aeroporti italiani che portano il nome di personaggi storici come Leonardo Da Vinci, Marco Polo e Cristoforo Colombo. Lerner ritiene che sarebbe imbarazzante avere un volo da Linate a Palermo chiamato "Silvio Berlusconi-Falcone-Borsellino". Egli spera che la lettera sia solo un'operazione provocatoria e che il ministro Salvini abbia reagito in modo eccessivo, non perché si voglia davvero dare un nome del genere all'aeroporto. Secondo il giornalista, ciò danneggerebbe l'immagine di Milano, considerando i commenti negativi su Berlusconi apparsi sulla stampa internazionale in questi giorni.

Lerner suggerisce di aspettare i dieci anni previsti dalla legge dopo la morte di Berlusconi, sostenendo che probabilmente accadrà la stessa cosa che è successa con Bettino Craxi, cioè che non verrà intitolato nulla a Milano nonostante i dibattiti ciclici.

Contrario anche il Pd milanese

Anche il Partito Democratico milanese si schiera contro l'intitolazione. Paolo Romano, consigliere regionale, critica il fatto che non sia stato fatto alcun lutto per Falcone e Borsellino e si stia invece discutendo di celebrare un condannato per frode fiscale intitolandogli un aeroporto così importante per la città. Romano ricorda anche che nella sentenza di condanna di Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, Dell'Utri viene riconosciuto come mediatore tra Cosa Nostra e Berlusconi.

Bussolati: meglio dedicare gli aeroporti a personaggi storici

Pietro Bussolati, un altro esponente del Partito Democratico, sostiene che molti degli aeroporti italiani sono dedicati a personaggi storici non legati all'attualità, e quindi sarebbe sensato mantenere questo criterio dato che le opinioni sulle figure contemporanee sono contrastanti e di parte.

Il fronte comunale

Da Palazzo Marino, Natascia Tosoni respinge con un secco "not in my name" la possibilità di dare all'aeroporto il nome del fondatore di Forza Italia. Simonetta D'Amico, sua collega, ricorda che Linate ha già un nome ufficiale, l'aeroporto Enrico Forlanini, e deve restare tale. Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi in Comune, cita Totò dicendo: "ma mi faccia il piacere!". Monguzzi ritiene che Linate sia la porta d'ingresso di Milano verso il mondo.

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