Non andrà più in carcere per avere dato da mangiare ai gatti
La signora nutriva felini randagi, creando disturbo al vicinato e contravvenendo ad un'ordinanza municipale
Non andrà più in carcere per avere dato da mangiare ai gatti.
Non andrà più in carcere per avere dato da mangiare ai gatti
REDAZIONE - La vicenda vede come protagonista Nancy Segula, una settantanovenne residente in una cittadina dell’Ohio negli Stati Uniti.
La denuncia
Già da oltre un paio d'anni, la nostra Nancy, rimasta vedova, aveva preso l'abitudine di nutrire abitualmente una colonia di gatti che quotidianamente si presentavano davanti alla sua porta di casa. Questa colonia di gatti randagi provocava piccoli e grandi problemi al vicinato, che unitosi, aveva denunciato la signora in forza di un regolamento comunale che vieta espressamente di nutrire animali selvatici
Le condanne
Oltre duemila dollari di multe accumulate in questi mesi, più una condanna a due anni di libertà vigilata con l'intimazione a smettere di sfamare i gatti, non sono servite a nulla. Andata a processo nuovamente a maggio, la donna era stata condannata a 10 giorni di carcere: la pena era stata sospesa purchè Nancy si fosse impegnata a non dar più da mangiare agli animali. Dopo una serie di ulteriori denunce, l’anziana era stata condannata per oltraggio alla corte e l'11 agosto si sarebbero dovute aprire per lei le porte della galera.
Gli sviluppi
Colpiti dalla notizia, alcune associazioni di tutela degli animali si sono organizzate per recuperare i gatti presenti nelle vicinanze dell’abitazione della donna, liberando così il vicinato da tutti gli eventuali fastidi. Risolta la questione il giudice ha deciso di sospendere la pena detentiva con buona pace di tutti.
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