Il Salotto Della Fra | Una quarantenne in quarantena

Ci risiamo... dpcm... fogli da compilare per fare un passo in più e alle 23 tutti a casa.

Il Salotto Della Fra | Una quarantenne in quarantena
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Il Salotto Della Fra | Una quarantenne in quarantena

Il Salotto Della Fra | Una quarantenne in quarantena

Ci risiamo.. dpcm.. fogli da compilare per fare un passo in più e alle 23 tutti a casa.

In casa

Chiusi nelle nostre quattro mura. Metti la mascherina, igienizzati le mani e fai attenzione! Come un mantra me lo ripeto tutte le mattine. Ho paura? Boh! Non ho mai avuto paura io. Di niente. Nemmeno dei bulli.
E del Covid? Sono mesi che me lo chiedo ma non ho una risposta.

Una quarantenne in quarantena

Facciamo un passo indietro.. come pensate abbia vissuto io il Lockdown? Una quarantenne in quarantena. Secondo me come molti di voi. In totale disequilibrio con l’anima, con il cuore e gli occhi che faticavano ad andare oltre. Ci ho provato ma le prime settimane è stato un vero delirio.. e oggi un milione di pensieri mi affollano la testa.. e se torniamo ad una chiusura totale? E se gli affetti iniziano a dissolversi? E se non so cosa fare? E se.. e se.. come smadonno davanti ai se. Io che i se li cancellerei dal vocabolario e da tutta la lingua italiana.. “se” per me non esiste. E allora come vivremo questa seconda ondata? Forse consapevoli del fatto che non possiamo fare nulla, se non fare i bravi?

Ho in mente qualche idea.

Intanto sarebbe carino imparare ad essere delle persone migliori.. utopia? Ma no dai è solo che essere migliori è qualcosa che dobbiamo in primis a noi stessi. Inizio e parto da me. Cercherò di prendermi cura di me, prima che degli altri.. a me sembra una salita infinita. Chissà perché per alcuni amare se stessi è più difficile che amare gli altri. Il mio analista direbbe (se lo avessi) “Perché è più facile scoperchiare i coperchi altrui che i propri”. Vero! Guardarsi dentro è più difficile che prendere in mano il telefono e guardare cosa fa o non fa la gente su Facebook. Ecco io questi social un po' li detesto. Perché come sempre non si usa la logica della misura nell’utilizzo. A me fanno incazzare da morire quelli al ristorante con in mano il cellulare.. o ma riuscite a concentrarvi almeno a tavola? No dai vi prego. Se sei con qualcuno a tavola forse puoi prendere in mano il cellulare per fare una foto.. stop.. se ti chiama qualcuno di importante.. ma se sei con qualcuno al tavolo ti devi godere il panorama. E se non sei capace stai a casa con il tuo telefono.

Resistere?

Abbiamo sostituito con degli oggetti le belle chiacchierate fino a tardi con gli amici, il piacere di svelarsi dietro due occhi che si guardano fino giù infondo all’anima. Abbiamo smesso di ascoltarci, di chiederci come stiamo (tanto lo sappiamo dallo stato su facebook............), di abbracciarci e ricordarci quanto ci amiamo. Ma io resisto e continuo a non omologarmi, io continuo a dire ti voglio bene, ad abbracciare chi amo a spegnere il telefono e godermi il panorama!

Francesca Dell'Osa

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