Clienti della boutique Armani di via Sant’Andrea, milanesi e turisti di passaggio in città, tutti hanno voluto ricordare con parole commosse la scomparsa del grande stilista avvenuta ieri pomeriggio a Milano.
Il ricordo di Giorgio Armani nelle parole di clienti, turisti e milanesi di passaggio nei luoghi simbolo di Milano
MILANO – “È stato l’esempio dell’Italia bella, un uomo che ha fatto successo dal nulla ed è riuscito a creare l’eleganza nel mondo. Mancherà molto e sarà difficile sostituirlo”. E’ il ricordo di una delle affezionate clienti della boutique Armani di via Sant’Andrea, il giorno dopo la morte dello stilista Giorgio Armani, simbolo del Made in Italy nel mondo.
Parole di addio molto sentite dalla città di Milano e non solo
Diversi i luoghi milanesi simbolo del “re della moda”: la boutique in via Sant’Andrea, l’Emporio e il ristorante in Via Alessandro Manzoni e il maxi cartellone in Via Cusani; luoghi popolati da clienti, turisti e milanesi di passaggio.

“È stato uno dei più grandi esponenti della moda italiana – ricorda Laura, che di lavoro fa l’architetto – per la nostra generazione è stata un’icona di classe e di stile. Un maestro”.
Concorda Giorgio, 45enne bancario: “Era uno di quei personaggi che ha fatto la storia della moda in Italia. Può piacere o no, ma tale è oggettivamente”. La sua moda, ricordano in molti, aveva come cifra distintiva l’eleganza.
“La sua era una ricerca della qualità – ha sostenuto Vincenzo, anche lui architetto – Quel ‘meno è meglio’ che ha rappresentato nella moda e in ogni forma di progettazione. È una grande figura che oggi dobbiamo rendere omaggio”.
Sulla stessa linea Fabrizio, 40enne che invece lavora nell’aviazione privata. “Armani rappresentava un architetto di sobrietà, la sua moda ha segnato una generazione”.

Anche le giovani generazioni si uniscono al cordoglio
La lezione di Armani, però, non si è fermata alle generazioni passate e lo dimostrano i più giovani. “Era una personalità di spicco nel mondo della moda e una grande ispirazione per molti – ha raccontato Luigi, ragazzo di 24 anni che studia fotografia – Ha costruito un impero e ha avuto un grande successo”.
Concorda con lui il fratello Edoardo, che di anni ne ha 16 e studia al liceo classico: “Ha fatto capire a tanti che ognuno può raggiungere il successo se ci si impegna. Ho posseduto vari capi di Armani e soprattutto le scarpe sono molto comode”. Proprio i due fratelli trasmettono cosa vuol dire per un ventenne oggi vestire Armani: “Significa prestigio, lusso ed eleganza” ha detto Luigi.

Messaggi di addio anche da turisti di passaggio a Milano
Armani non solo ha superato i confini generazionali, ma anche quelli geografici diventando un marchio riconosciuto a livello internazionale.
“Tutti i brand sono buoni, ma Armani è fantastico ed è così triste che sia morto” ha dichiarato Elen arrivata dalla Germania e impiegata nel mondo della moda. Nora, studentessa di 34 anni che viene dall’Arabia del Sud, ha aggiunto: “Sarà per sempre ricordato. Per me era la semplicità”.

Un addio sentito dalla città di Milano e non solo. “Abbiamo perso una testa d’eleganza, abbiamo perso tutto – ha sostenuto Francesca, ristoratrice sopra i 50 anni –. Il suo staff e i suoi eredi sono gente preparata, ma la sua mancanza si sentirà”.
