Il mio medico di base non è all'altezza?
Siete sicuri che il nostro medico, anche se ne abbiamo diritto, ci farà il vaccino antinfluenzale?

Il mio medico di base non è all'altezza?
Il mio medico di base non è all'altezza?
MILANO - Ho il diabete di tipo 1, negli ultimi anni ho acquistato il vaccino antinfluenzale in farmacia e a pagamento, poiché non ero nelle fasce a rischio, mi rivolgevo ad un medico o un’infermiera per l’iniezione e con semplicità e senza problemi avevo la copertura necessaria per la stagione, senza togliere tempo, spazio o altro al sistema sanitario. Quest’anno in Lombardia tutto cambia, nelle farmacie non ci sono vaccini, tutto transiterà dai medici di base e per le categorie a rischio, tra le quali i malati cronici è previsto, così si legge, il vaccino gratuito.
Primo contatto
Bene, finalmente: scrivo al mio medico di base verso fine Settembre e mi risponde che non sa nulla e che forse potrà dare delle indicazioni dal 10 di Ottobre. Non ricevendo alcuna indicazione in questi giorni richiamo lo studio di Milano. Pongo la fatidica domanda: “Si sa qualcosa per i vaccini antinfluenzali?”
La risposta
La segretaria che avrà risposto a decine e decine di pazienti come me in questi giorni, mi dice che non si sa nulla, “E’ un disastro” e molto probabilmente il mio medico non farà i vaccini poiché non è obbligato. Prendo coraggio e chiedo: va bene, ma chi me lo farà, dove devo chiamare o andare?” Non lo sappiamo, forse li farà qualcuno in una sede esterna, ma non sappiamo niente neppure noi, non ci sono indicazioni, è tutto confuso. Però dico io, ho un paio di conoscenti che ne hanno diritto e il loro medico di base ha già fissato l’appuntamento per il mese di Novembre. “Non saprei cosa dire, io non ho indicazioni da darle, provi a richiamare dopo il 19 di Ottobre.
Lombardia sì, Lombardia no
Chiudo la telefonata e penso che forse in altre regioni va un po’ meglio, se c’è un’idea, un minima organizzazione la gestione dei vaccini in un anno così complicato dovrebbero avere delle indicazioni e tempistiche certe, ma da noi in Lombardia e a Milano, no! Quindi traggo le mie conclusioni, personali ci mancherebbe.
Iniezione di sfiducia
Il mio medico di base, forse, ma quindi è già un “no edulcorato” non farà i vaccini. Non capisco perché un medico si possa opporre ad un’assistenza che dovrebbe fornire per una volta ad una parte dei suoi pazienti in maniera gratuita e semplice. Forse perché non è pagato dalla regione o è una semplice protesta per la disorganizzazione cronica, quella sì, del flusso di informazioni. Chissà. Adesso dovrò attendere, richiamare e sperare in qualche indicazione, ma i tempi di allungano, si dilatano e di tempo quest’anno non ce n’è. L’influenza non aspetta la burocrazia.
Gli scenari
Mi immagino che se andrà bene mi diranno di chiamare ad un numero di telefono di una sede di un’ATS o di un altro studio medico che sarà disponibile. Se in tempi normali nelle ATS non rispondono o i telefoni risultano sempre occupati, figuriamoci adesso. Centinaia di persone faranno nello stesso periodo lo stesso numero, con la stessa speranza. Penso alle persone più anziane che vedono nel medico di base il Sacro Graal della sanità lombarda e che, non so come, dovranno arrangiarsi e sperare che qualcuno li possa aiutare tra informazioni e spostamento verso una sede che non sarà dietro l’angolo come il medico.
Il mio medico di base non è all’altezza di gestire questa situazione e sentendo in giro non è il solo. Ne parleremo ancora.
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