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caos in aula
Il Consiglio regionale protesta per le mancate dimissioni della presidente di Arpa
L'Aula nelle scorse settimane aveva approvato una mozione di sfiducia nei suoi confronti a causa delle sue dichiarazioni in merito al cambiamento climatico
Le opposizioni del Consiglio regionale hanno protestato ieri, martedì 28 novembre 2023, perché la presidente di Arpa non ha dato le sue dimissioni.
Consiglio regionale in protesta
MILANO - Protesta delle opposizioni in Consiglio regionale per le "mancate dimissioni" della presidente dei Arpa Lombardia Lucia Lo Palo dopo che l'Aula nelle scorse settimane aveva approvato una mozione di sfiducia nei suoi confronti, a seguito delle polemiche per le sue dichiarazioni sul cambiamento climatico.
Le minoranze hanno esposto in aula cartelli con scritte come “Lo Palo dimissioni” e “Basta negazionismo climatico”.
La protesta delle opposizioni in Consiglio regionale
La protesta delle opposizioni in Consiglio regionale
Pd: "ha negato le sue responsabilità"
Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd, ha affermato:
“È incredibile il totale silenzio della giunta su Lo Palo e sulla mozione approvata due settimane fa. Ed è anche incredibile che non solo l’opposizione, ma tutto il Consiglio venga ignorato da Fontana senza che nulla accada. Lo Palo ha negato le responsabilità umane nella crisi climatica che stiamo vivendo, non può presiedere l’agenzia regionale per l’ambiente della Lombardia. Noi non molleremo fino a che Fontana non metterà a capo di Arpa una persona competente al posto di una negazionista climatica come Lo Palo”.
M5S: "gravissimo ignorare così il voto"
Il capogruppo M5S, Nicola Di Marco, ha aggiunto:
"E’ gravissimo che la Giunta ignori il voto del Consiglio regionale, è ancora più grave che la maggioranza, implosa sul voto in merito alla richiesta di dimissioni della signora Lo Palo dalla Presidenza di Arpa, cerchi di nascondere i cocci della rottura sotto il tappeto, silenziando il tema. Il Presidente Fontana fugge dal confronto e dalle Aule istituzionali, mentre Fratelli d’Italia si ostina con arroganza a difendere l’indifendibile. A mantenere ancora la signora Lo Palo incollata alla sua poltrona non sono le sue competenze e non è nemmeno più la volontà politica della maggioranza, visto il voto del Consiglio, ma solo l’esigenza del centrodestra di non spaccarsi su di una nomina, in vista della prossima spartizione di poltrone che riguarderà la sanità".
