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Il Comune di Milano avrà una commissione speciale contro linguaggi ed episodi di odio

La commissione avrà il compito di realizzare un'analisi conoscitiva, di studio e ricerca anche mediante l’audizione di esperti esterni, con particolare attenzione alla diffusione del fenomeno nella realtà milanese

Il Comune di Milano avrà una commissione speciale contro linguaggi ed episodi di odio
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Il Consiglio comunale ha approvato con 27 voti favorevoli, un contrario e tre astenuti la delibera per istituire la commissione speciale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio, ispirata a quella istituita in Senato e guidata dalla senatrice a vita Liliana Segre. La votazione è stata segreta, come da regolamento.

Commissione speciale contro linguaggi ed episodi di odio

MILANO - La commissione, come recita il testo approvato in Aula, avrà il compito di realizzare un'analisi conoscitiva, di studio e ricerca anche mediante l’audizione di esperti esterni, con particolare attenzione alla diffusione del fenomeno nella realtà milanese; definirà poi le linee di indirizzo per programmare delle azioni attuative per prevenire e contrastare i discorsi e i fenomeni d’odio; promuoverà collaborazioni con rappresentanti della società civile, dell'università e delle scuole, delle organizzazioni e dei media per creare momenti di divulgazione e sensibilizzazione e si elaboreranno contenuti e proposte per incentivare una disciplina normativa della materia.

Importante e necessaria

“Credo che questa commissione sia importante e necessaria, che debba essere una commissione di studio, di analisi di fenomeni sociali, che non vuole insegnare qualcosa, ma che vuole interrogarsi sul presente e provare a fare qualche proposta. – ha spiegato la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi - Molto lavoro è stato fatto anche dalla Commissione Pari Opportunità, ma credo si sia resa evidente e urgente la necessità di affrontare questo fenomeno in modo ancor più strutturato e sistematico. Questa commissione speciale avrebbe la fortuna di potersi avvalere e ispirare allo splendido lavoro che sta portando avanti con grande impegno la senatrice Liliana Segre, alla quale va il nostro incondizionato sostegno e l'abbraccio e l'affetto più caro di quest'Aula per i vergognosi insulti e l'odio che ancora in questi giorni sta ricevendo. Da parte nostra, e penso di poter parlare a nome di tutti, nei suoi confronti ci sarà sempre grande riconoscenza per l'impareggiabile lavoro di testimonianza e di memoria che svolge. Proprio oggi la senatrice si è interrogata sul futuro della Commissione da lei presieduta e su chi potrà raccoglierne l’eredità. Non possiamo assumere da soli un impegno di questa portata ma certamente, nel nostro piccolo e con i nostri strumenti, cercheremo di fare la nostra parte”.

Le diverse proposte

L’istituzione della commissione è stata salutata con favore dalla senatrice a vita, che ha inviato un messaggio all’aula, letto dalla stessa Buscemi. L’emendamento e il subemendamento proposti dall’opposizione sono stati respinti. Il primo della consigliera di Forza Italia Deborah Giovanati proponeva di cambiare la dicitura in “Commissione speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza”, in linea con il nome della commissione guidata in Senato da Segre.

Il subemendamento proposta dal capogruppo della Lega Alessandro Verri proponeva di rinunciare al gettone di presenza di chi partecipa alla commissione oppure di devolverlo ad associazioni che lavorano nel ricordo della Shoah.

Contrasti politici

“La commissione non inizierà con il migliore degli auspici. – ha affermato Verri - Abbiamo chiesto la modifica del nome prendendo come esempio quella della sanatrice Segre e la maggioranza ha votato contro a dimostrazione del fatto che non si vuole lavorar insieme ma c’è una forte distanza ideologica che su questi temi non vuole esser superata. Come possiamo votare a favore di una commissione così importante ma che vede una parte politica non all’altezza della minoranza, dell’opposizione?”.

“Volevo dare un messaggio a questa città di copiare anche il nome della commissione Segre. Voi consiglieri vi siete presi la responsabilità di non fare un lavoro insieme ma mettere solo una bandierina”, ha commentato Giovanati.

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