Il Comitato Genitori Copernico di Corsico, nato nel 2012, rappresenta una voce attiva e partecipe all’interno della scuola, con l’obiettivo di promuovere la collaborazione tra famiglie, insegnanti e istituzioni, lavorando per il benessere e la crescita civile, culturale e sociale dei bambini.
Il Comitato Genitori Copernico di Corsico dopo la manifestazione per la pace: “Al centro l’aiuto e la solidarietà”
CORSICO – In questa intervista, il presidente del comitato ci racconta la storia, le battaglie e le iniziative che li vedono protagonisti, soffermandosi sull’importanza della partecipazione e del senso di comunità in un momento storico complesso e sfidante.
Dalle esperienze passate agli eventi futuri, fino al valore della manifestazione e dell’impegno civico, scopriamo il cuore pulsante di un gruppo che mette i bambini al centro e crede nel potere della solidarietà e della responsabilità collettiva.
L’intervista
Come è nato questo comitato e quali sono gli obiettivi?
Il Comitato Genitori Copernico, nato nel 2012, è un organo che consente la partecipazione attiva dei genitori nella scuola ed opera al fine di rafforzare la collaborazione fra le varie componenti della scuola e di contribuire a realizzarne la funzione di promozione civile, culturale e sociale.
Quali sono gli eventi che avete organizzato fino ad ora e in futuro su quali temi volete impegnarvi?
Abbiamo organizzato vari eventi. Sul nostro sito c’è il calendario dei nostri eventi messi in campo negli ultimi anni e i temi sono i più disparati, ma al centro c’è l’aiuto e la solidarietà. Vogliamo continuare a dire la nostra sui temi che riguardano i bambini, loro sono il nostro futuro.
Quello di venerdì scorso, a favore della pace è sicuramente uno dei più importanti anche per l’attualità che stiamo vivendo. Cosa è importante sottolineare per voi?
Importante sottolineare che ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa… L’indifferenza è la cosa che ci spaventa di più.
Come Comitato, cosa vi preoccupa di più del presente e del futuro?
La mancata partecipazione delle persone. Ognuno guarda il suo orticello, senza pensare che la guerra, ad esempio, è una minaccia globale per tutto il mondo. Aggiungo che è preoccupante il crescente individualismo e l’isolamento delle famiglie, dovuto soprattutto a impegni lavorativi e a uno stile di vita sempre più frenetico, che però porta a distogliere
l’attenzione e a vivere lo sciopero solo come un disagio, a “prendersela” con le persone sbagliate. Forse in queste situazioni bisognerebbe trovare la forza di superare questo disagio e dare più sostegno a chi rinuncia a un pezzo del proprio stipendio per manifestare per qualcosa che riguarda tutti. L’astio non dovrebbe andare contro chi manifesta civilmente, ma contro chi quelle manifestazioni le rende necessarie.
C’è qualcosa di concreto che possiamo fare come cittadini oltre a manifestare? Oggi come oggi pare non sia più un diritto ma un modo per fare il weekend lungo, dicono dal governo
Chi sciopera non fa un weekend lungo, rinuncia ad una parte del salario e oggi come oggi è un sacrificio per le famiglie rinunciare ad una giornata di lavoro non pagata… Scioperare serve per manifestare un dissenso, è un diritto sacro e inviolabile. Un gesto piccolo ma grande che si può scegliere di fare – mi riferisco ai genitori – è quello di aderire alle iniziative della propria comunità, fare rete e mettere a disposizione le proprie competenze o talenti. Solo così si può
fare la differenza.
Rispondete a “qualcosa che non vi ho chiesto”
Venerdì scorso i bimbi presenti alla manifestazione gridavano due cose soprattutto: “Pace, pace, pace” e “Giù le mani dai bambini”. Questo è il messaggio che come Comitato Genitori Copernico intendiamo lanciare… È stato bellissimo vedere come un gruppo di ragazzini si sentissero parte di qualcosa di grande e importante, manifestando insieme, un momento per superare barriere linguistiche e culturali. È stato bello, inoltre, vedere questi bambini uniti per una cosa bella. C’era grande entusiasmo nei loro occhi nel portare i colori della pace e della Palestina ed è stato un entusiasmo coinvolgente e sincero.
Fabio Fagnani