Il bene confiscato di via Morona sarà destinato ai familiari di persone ricoverate negli ospedali
La Giunta comunale ha scelto questa proposta tra le altre ricevute nell’ambito del concorso di idee sulla destinazione d’uso dell’immobile
La Giunta comunale di Trezzano sul Naviglio ha scelto la proposta, che prevede di ospitare i parenti di chi raggiunge gli ospedali lombardi da ogni parte d’Italia, dopo il concorso di idee sulla destinazione d’uso della villa assegnata al Comune dall’Agenzia dei beni confiscati.
La scelta partecipata per il bene confiscato di via Morona
TREZZANO SUL NAVIGLIO – Nuova vita per il bene confiscato alle mafie di via Morona.
"Nella villa “liberata” di via Morona 10 verrà realizzato un housing sociale per ospitare i familiari di persone ammalate costrette alla “mobilità sanitaria” e raggiungono da ogni parte gli ospedali lombardi da ogni parte d’Italia. Un uso abitativo compatibile anche con il contesto residenziale in cui è inserito il bene", lo ha deciso la Giunta comunale che ha scelto questa proposta tra le altre inviate all’Amministrazione nell’ambito del concorso di idee sulla destinazione d’uso dell’immobile.
Il sindaco Bottero: "Il concorso d'idee per decidere insieme"
“Fin dall’assegnazione del bene di via Morona al nostro Comune da parte dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – dichiara il sindaco Fabio Bottero – abbiamo coinvolto la cittadinanza organizzando iniziative per la riqualificazione del bene a cui hanno partecipato i volontari del presidio di Libera del Sud Ovest milanese ‘Angelo Vassallo’ e di Libera Masseria, il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, la Protezione Civile e l’Associazione Nazionale Carabinieri ‘Salvatore Nuvoletta’ e poi con un concorso di idee per decidere insieme la destinazione del bene.
Le proposte di destinazione d'uso arrivate e quella scelta dall'Amministrazione
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno voluto contribuire a liberare questo bene e ridargli vita: tra le proposte arrivate, abbiamo scelto di dare ospitalità a genitori e parenti che accompagnano i propri figli e altri familiari presso gli ospedali della zona per curarsi. Manteniamo quindi per il bene un uso abitativo, che ben si adatta al contesto residenziale del Borgo, offrendo un servizio dal valore sociale e civile, il primo del nostro territorio che potrà dare conforto a chi soffre e si trova ad affrontare lunghi viaggi e permanenze lontano da casa per le cure dei propri cari”.