Il 19enne Riccardo volontario della Croce Rossa a San Donato nominato Alfiere della Repubblica
Insieme a lui sono stati nominati altri due ragazzi che fanno parte della Cri: Viola Bandiu, del Comitato di Olbia, e Gioele Mazzone, del Comitato di Gengio.
Il 19enne Riccardo, volontario della Croce Rossa a San Donato, è stato insignito di un così grande riconoscimento direttamente dal capo dello Stato Sergio Mattarella.
Il giovane volontario della Croce Rossa a San Donato
SAN DONATO MILANESE – C'è anche un giovane di San Donato tra i nominati dal presidente Sergio Mattarella che ha conferito i titoli di Alfieri della Repubblica.
Il prestigioso riconoscimento a Riccardo
È il 19enne Riccardo Van Lysebetten, volontario della Croce Rossa Italiana, Comitato di San Donato Milanese. Insieme a lui, sono stati nominati altri due ragazzi che fanno parte della Cri: Viola Bandiu, del Comitato di Olbia, e Gioele Mazzone, del Comitato di Gengio. Tutti e tre hanno mostrato impegno nel supportare le comunità.
Sono tre i giovani della Cri nominati Alfieri della Repubblica
“Siamo veramente contenti che tre giovani della Cri siano stati nominati Alfieri della Repubblica dal presidente Mattarella – ha commentato il presidente della Cri Rosario Valastro –. Un riconoscimento che ci rende particolarmente orgogliosi e che testimonia la nostra capacità di rispondere, anche con gesti semplici, alle crisi e alle difficoltà dei nostri giorni. Ancora una volta, attraverso l’impegno dei volontari, la Cri ha confermato di essere l’Italia che aiuta”.
La motivazione del Quirinale
Premiati perché, secondo il Quirinale, i ragazzi a cui è stato conferito il titolo sono “emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui per fortuna le nostre comunità sono ricche”.
Il grande esempio di un giovane come Riccardo
Riccardo è un ragazzo che si è impegnato anima e corpo nel volontariato e nell’aiuto al prossimo. Ha la sindrome di Asperger, condizione che non gli ha impedito di esprimere grandissimo impegno e vicinanza alle situazioni di fragilità. La sua attività di volontario “non è mai venuta meno, neanche nelle fasi più acute della pandemia – ancora dal Quirinale –. Nonostante una disabilità, il contributo di solidarietà di cui è capace lo ha reso un esempio per molti”.