I bambini sfilano per la pace: Corsico si tinge di arcobaleno

I bambini sfilano per la pace: Corsico si tinge di arcobaleno. I cartelloni recitano parole di amore, di fratellanza, concetti che i bambini esprimono con cristallina semplicità.

I bambini sfilano per la pace: Corsico si tinge di arcobaleno

CORSICO – Le parole più semplici e più forti, come sempre, arrivano dai bambini. Hanno riempito piazza dell’Incontro a Corsico, sfilando per la centrale via Cavour, e hanno colorato di arcobaleno le strade.

La manifestazione a Corsico

Un lungo corteo per urlare “pace, pace”, per manifestare i propri pensieri contro la guerra. Pensieri innocenti, pensieri di bambini piccoli che però già comprendono cosa vuol dire scappare dalle bombe, non avere più una casa, i propri giochi, la propria famiglia.

Pensieri di bambini che sperano “che Russia e Ucraina possano fare la pace, stringendosi il mignolino”, dice un alunno di terza elementare. Poi i pensieri continuano, davanti al microfono che diffonde le loro vocine in tutta la piazza. In tutta Corsico, perché sono migliaia i telefonini che riprendono, che si accendono poi come fiammelle. E almeno il buio sembra scomparire.

Pensieri e testimonianze

I cartelloni recitano parole di amore, di fratellanza, concetti che i bambini esprimono con cristallina semplicità, che urlano forte come se davanti avessero i potenti, come se potesse bastare dirgli basta per far cessare il conflitto. E poi ci sono le testimonianze del popolo ucraino, una comunità anche a Corsico.

Un giovane uomo ha la bandiera stretta al collo del suo Paese, prende il microfono e si strozza la voce in gola, con gli occhi liquidi riesce a dire solo “grazie”. Perché esserci, ieri sera, alla potente manifestazione a Corsico organizzata dal Comune (da un’idea e un impegno dell’assessore alle Scuole Angela Crisafulli che ha coordinato gli istituti) voleva dire esprimere il proprio sostegno ai deboli, vicinanza a chi ora è in ginocchio. Voleva dire stringersi in un grande arcobaleno che ha cinto la città, l’ha attraversata nel profondo.

La grandezza del "messaggio" portato dai bambini e ragazzi

I pensieri dei bambini, le riflessioni degli adulti, dei ragazzi delle scuole superiori, del liceo Vico, dell’Istituto Falcone-Righi, delle maestre, delle rappresentanti delle associazioni che aiutano gli stranieri (Itaca Corsico), delle dirigenti scolastiche, della politica. Ma gli adulti diventano tutti minuscoli davanti alle voci dei bimbi che riempiono la piazza. Loro, così piccoli, dimostrano tutta la loro grandezza con i foglietti che tengono in mano, scritti in stampatello, con le righe sotto e sopra le parole per andare dritti. Le voci dei bambini di Corsico sono più forti di tutto e per un attimo, anche solo per un attimo, sono più potenti delle bombe.