Grande concerto al Rugby Sound di Legnano: insieme Subsonica e Bluvertigo! (Ma non provate a portarvi i panini da casa!)
Concerto meraviglioso dei Subsonica e Bluvertigo. Il mistero dell'incomprensibile norma per cui non si potevano portare i panini da casa. A voi è mai capitata una cosa del genere?
Il rock che si fa tutt'uno con l'elettronica è stato protagonista della serata di venerdì 8 luglio al Rugby Sound Festival di Legnano, con il concerto dei Subsonica + Bluvertigo! (Ma non provate a portarvi i panini da casa, è delitto! Questa è l'unica nota davvero stonata).
Grande concerto al Rugby Sound di Legnano: insieme Subsonica e Bluvertigo!
LEGNANO - Un successo annunciato, ma forse neanche il pubblico si attendeva così "tanto" nella serata che ha visto esibirsi sullo stesso palco due delle band che hanno letteralmente segnato tutta la musica pop-rock-elettronica italiana a partire dalla seconda metà degli anni Novanta. Stiamo parlando dei Bluvertigo, con il carisma unito a "genio e sregolatezza" del suo frontman Morgan e dei Subsonica, che ormai da anni calcano la scene in tutta Italia in tour infiniti e seguitissimi.
Aprono i Bluvertigo e a seguire i Subsonica, con contaminazioni reciproche
Hanno aperto i Bluvertigo, puntuali alle ore 21 ancora con le ultimi luci del giorno. Si sono susseguiti i loro successi e molto apprezzata è stata "l'intrusione" di Samuel, la voce dei Subsonica, per un paio di pezzi suonati insieme. La stessa cosa si è ripetuta un paio di ore dopo quando, durante lo show dei Subsonica, c'è stata l'irruzione del Bluvertigo per Discolabirinto (scritta da Morgan per i Subsonica assieme a Boosta, tastierista della band torinese) e altri brani suonanti e cantati dalle due band.
Come l'hanno definita loro sul palco, è una storia di una "sana invidia", tra i due gruppi che hanno innovato la musica italiana alla fine degli anni '90, che ha visto compimento in questo concerto assolutamente unico.
La nota stonata: quel divieto più che assurdo
Essendo nato a cavallo tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 sono cresciuto con la loro musica, e di certo non potevo mancare a questo concerto "due al prezzo di uno". In realtà, ammetto di essere uno dei molti milanesi che ogni volta che i Subsonica arrivano a Milano (o dintorni) c'è. Sempre.
Proprio a ragion di questo devo segnalare l'unica, davvero unica, nota stonata della serata. Come di consueto sono arrivato al concerto bello "carico", pronto all'evento. Con me solo due bottigliette d'acqua, prive di tappo come da regolamento, e uno zainetto con dentro un paio di panini. All'arrivo del mio turno ai controlli la sorpresa: non si può portare cibo al concerto.
What??!!
In tutta la mia vita, e ormai non sono proprio di primissimo pelo e - fatto salvo il periodo pandemico dove abbiamo tutti dovuto rinunciare alla gioia dei live -, non mi è MAI successo che mi venisse vietato di portarmi la cena al sacco ad un concerto (all'aperto, per di più). E di concerti ne ho fatti veramente tanti (da spettatore, ho le prove).
Capisco perfettamente il no a bottiglie di vetro, no a tappi per le bottigliette d'acqua, no accendini, no alcool (che poi vendono all'interno, ma sorvoliamo), no droga (e ci mancherebbe), no eccetera eccetera. E' una questione di sicurezza, ok. Ma cosa c'entra la sicurezza con il divieto di portare i panini da casa? La questione è una e una soltanto: fare cassa (o forse una che non riesco proprio a comprendere). Maggiorare, se vogliamo, il prezzo del biglietto (che non era proprio a buon mercato, considerando i tempi che corrono).
Non è assolutamente etico, umano, oltre che pericoloso per alcune persone. E se avessi avuto delle allergie alimentari particolari? E se fossi diabetico, celiaco, o soffrissi di altre disfunzioni metaboliche? Chi mi assicura che i prodotti venduti all'interno dell'area del concerto sono esenti da tutti queste minacce, specie nella fretta del dover servire tante persone in poco tempo? Ma anche se non ho patologie particolari, perchè non posso mangiare ciò che voglio? Perchè il Comune di Legnano ha accettato questa condizione, questo divieto senza senso?
E soprattutto, è un caso che il regolamento pubblicato online sulla pagina ufficiale del Festival (che nessuno avrà letto a parte il sottoscritto che ci è capitato oggi per cercare "lumi" a riguardo) riporti il divieto di introdurre alimenti e i cartelli subito fuori dall'ingresso non menzionino tale norma? Vi vergognavate, forse a scriverlo nero su bianco, che siamo "brutti e catttivi" noi che scegliamo di non spendere altre 20, 30 euro per mangiare all'interno dell'area?
Ad aggravare il tutto, i modi con cui la sicurezza ci ha cacciato fuori dalla fila perchè avevamo commesso il grave reato di avere un panino nello zaino, manco avessimo una mitraglietta uzi con noi. Mentre ingurgitavo in tutta fretta il panino della discordia (perchè per loro che controllavano, avrei dovuto gettarlo insieme agli accendini, le bombolette spray e quant'altro. Ma certo, gettiamo via il cibo come se nulla fosse...) ho incontrato altri "malcapitati": chi aveva una macchina fotografica "troppo professionale", chi era stato respinto perchè aveva commesso il grave crimine di portare con sè un paio di auricolari (veniva dall'ufficio), altri che mangiavano ciò che era vietato e avrebbero dovuto buttare... Insomma, sgomento, per non usare altri termini...
Per fortuna lo splendido concerto è riuscito a cancellare questo inizio davvero imbarazzante, per gli organizzatori, non di certo per il sottoscritto.
Andrea Demarchi