Giubbotti che cadono in classe, l'idea di una mamma: "Ho inventato l'elasticone"
In apparenza un problema piccolo, ma in questo periodo, dove igiene e pulizia devono essere maniacali, diventa importante. La storia di Francesca Rampini nella classe Senza Zaino.
Giubbotti che cadono in classe, l'idea di una mamma: "Ho inventato l'elasticone".
Giubbotti che cadono in classe, l'idea di una mamma: "Ho inventato l'elasticone"
BUCCINASCO – Quando la necessità aguzza l’ingegno. È la storia di Francesca Rampini, mamma 40enne di Agata, 7 anni, e Arturo, 3 anni. Una laurea in Veterinaria e una passione smisurata per la creatività, i lavori pratici, il disegno. Francesca da qualche anno, dopo aver lavorato anche come segretaria, si dedica a tempo pieno alla professione impegnativa di mamma.
"Senza Zaino", una scuola innovativa
Sua figlia frequenta la Senza Zaino, la scuola di Robarello che promuove un metodo educativo innovativo che si basa sullo sviluppo di autonomie nei piccoli. Anche la Senza Zaino si è dovuta reinventare in tempo di covid, allargando le aule e diminuendo i posti sui tavoloni dove prima si sedevano otto bambini (ora solo quattro, ben distanziati). Niente più oggetti in condivisione e niente più giubbotti appesi o accatastati uno sopra l’altro. Le giacche vanno tenute dietro lo schienale, ogni alunno la sua. Ma ecco cadere giubbotti, pestati e sporcati. E così, il problema igienico, messo ancora più in evidenza in tempo di emergenza sanitaria, si ripropone in altra forma. Come fare per evitare di sporcare i giubbotti e farli cadere?
L’elasticone”: un’idea semplice ma utilissima
“Ero in riunione online con altri genitori e stavamo riflettendo su come evitare il problema – racconta Francesca –. Avevamo pensato a un sacchetto, ma i bambini avrebbero dovuto comunque riportarlo a casa, cercando di non dimenticarlo a scuola. Oppure una scatola, ma poteva dare fastidio al personale delle pulizie. Ed ecco l’idea: l’elasticone”. Un’idea semplice ma utilissima. Si tratta di un grosso elastico, tagliato a misura della sedia, con ricamato il nome del proprietario, in modo che ogni bambino di senta responsabile del suo elastico. La giacca si appende alla sedia, si infila l’elasticone e niente giubbotti per terra. Talmente utile che lo usano anche le maestre (con il loro nome ricamato).
Boom di richieste
“Ho iniziato a disegnare una sorta di prototipo, poi mettendo in pratica le nozioni di disegno acquisite in corsi e la mia passione per le creazioni, ho dato vita all’elasticone”, sorride Francesca. Ed è boom di richieste tra i genitori e i bambini che ritengono la proposta utile ed economica. Un successo che potrebbe allargarsi ad altre classi e scuole, dove è importante il problema dei giubbotti che cadono, apparentemente di poca cosa ma in un momento dove la cura dell’igiene deve essere maniacale diventa fondamentale. L’idea è di realizzare gli elasticoni in serie, ma sempre personalizzati, ognuno con il nome ricamato del proprietario, magari grazie a una campagna di crowdfunding. Per ora, Francesca si dice “contenta e soddisfatta di aver risolto un piccolo ma sentito problema per i nostri alunni”.
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