L'incontro di questa mattina

Gino Cecchettin a Milano per il bilancio del primo anno della Fondazione in nome di Giulia: “Più fondi per centri antiviolenza”

E' stata tracciata oggi a Palazzo Marino l'analisi del primo anno di attività della Fondazione istituita nell'ottobre 2024 per onorare la memoria di Giulia, vittima di femminicidio

Gino Cecchettin a Milano per il bilancio del primo anno della Fondazione in nome di Giulia: “Più fondi per centri antiviolenza”

Gino Cecchettin fa il punto a Palazzo Marino, a un anno dalla nascita della Fondazione dedicata alla figlia, uccisa a soli 22 anni nel novembre 2023 dall’ex fidanzato.

Gino Cecchettin a Milano per il bilancio del primo anno della Fondazione in nome di Giulia

MILANO – E’ stato tracciato oggi a Palazzo Marino il bilancio del primo anno di attività della Fondazione Giulia Cecchettin, istituita nell’ottobre 2024 per onorare la memoria della studentessa 22enne padovana vittima di femminicidio.

L’incontro ha riunito gli esperti della Fondazione e i rappresentanti di diverse realtà attive nel contrasto alla violenza di genere ed erano presenti, tra gli altri Gino Cecchettin, padre di Giulia e presidente della Fondazione; il sindaco di Milano Giuseppe Sala; Hadja Lahbib, commissaria europea per la parità; Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano; Lamberto Bertolè, assessore al Welfare e Salute e Maura Latini, presidente Coop Italia.

Nella consapevolezza che il problema della violenza di genere sia un fenomeno strutturale, in questo primo anno Fondazione Giulia Cecchettin ha concentrato il suo intervento su educazione e prevenzione, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni. Un altro obiettivo della Fondazione è stato sostenere concretamente le vittime e sensibilizzare l’intera comunità.

Gino Cecchettin: sconfiggere la cultura del dominio sulle donne

“Combattere la violenza di genere significa affrontare un sistema di pensiero che, ancora oggi, giustifica il dominio su donne e minoranze. – ha affermato Gino Cecchettin – La vera sfida è un cambiamento culturale profondo, che deve nascere dall’educazione e dall’impegno collettivo. L’impegno di ciascuno conta: solo unendo le forze possiamo costruire una società in cui rispetto e uguaglianza siano la norma, non l’eccezione”.

“Sia le vittime di violenza che i centri hanno bisogno di supporto – continua -. Le istituzioni potrebbero fare di più su tanti fronti. Bisogna sostenere economicamente i centri antiviolenza e bisogna profondersi per la cultura, cercare di promuovere un modo di vivere più rispettoso”.

Il sindaco di Milano colpito dalla forza di papà Gino

“La forza di papà Gino – ha detto Sala – è enorme ed è uno sprone per tutti noi. Milano è una città da sempre impegnata a contrastare la violenza sulle donne e i fenomeni di odio, ma bisogna riconoscere che nessuna campagna o iniziativa avrà mai realmente successo se non si estirpa alla radice quella malsana cultura di dominio e possesso dell’altro sesso che ancora pervade la nostra società”.

L’assessore al Welfare Bertolè sulla rete antiviolenza milanese

Bertolè ha spiegato che: “Milano ha costruito una rete antiviolenza che ha come obiettivo l’emersione del fenomeno della violenza, la messa in sicurezza delle donne e la messa in autonomia”.

Il presidente del Tribunale di Milano incentra l’intervento sul patriarcale giovanile

Parlando di dati, Roia ha sottolineato che: “I dati ci dicono che quasi il 60% dei reati di genere vengono commessi da uomini tra i 18-41 anni, quindi il modello patriarcale di prevalenza del genere maschile si sta sviluppando anche nelle nuove generazioni, con una tendenza al predominio e alla violenza nei confronti della compagna”.

Il progetto pilota in 5 negozi di Padova

Grazie al protocollo d’intesa siglato tra Fondazione Giulia Cecchettin e Coop, inoltre, è in corso a Padova un progetto pilota che coinvolge circa 150 dipendenti in 5 negozi dell’area. L’obiettivo principale del progetto è sensibilizzare e formare il personale sui temi della violenza di genere, promuovendo una cultura del rispetto e dell’inclusività all’interno del contesto lavorativo.