L'evento

Fondazione Piatti festeggia i "10 anni del Centro Mafalda Luce"

“In tutti i nostri centri per minori osserviamo un aumento del numero di bambini e famiglie in lista d’attesa dei servizi riabilitativi per i disturbi dello spettro autistico. Per questo il nostro impegno è volto ad offrire risposte sempre più adeguate"

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Il Centro Mafalda Luce di Milano questa mattina, venerdì 26 maggio 2023, ha celebrato i suoi primi dieci anni di attività e ha colto l'occasione per tagliare il nastro ai nuovi spazi che permetteranno di accogliere sempre più bambini affetti da autismo.

Fondazione Piatti festeggia i 10 anni del Centro Mafalda Luce

L’incontro organizzato da Fondazione Renato Piatti, ente a marchio Anfass che gestisce la struttura, dal titolo “10 anni di Centro Mafalda Luce: il nostro cammino al servizio dell’autismo, tra storia e prospettive future” ha fatto emergere che ogni anno in Lombardia si registrano circa 1.600 nuovi casi di autismo, in media 134 nuove diagnosi al mese, e i tempi di attesa per accedere ai percorsi di cura sono mediamente di due anni. Questo malgrado il fattore tempo sia un elemento fondamentale quando si parla di disturbi dello spettro autistico: è infatti essenziale intraprendere il prima possibile i percorsi di cura più adatti per garantire al bambino la miglior integrazione possibile nella vita quotidiana.

E' in questo contesto, a fronte di quasi 300 adulti e circa 400 bambini e delle loro famiglie di cui si prende cura ogni anno Fondazione Renato Piatti, che l'ampliamento della struttura di via Rucellai è ancor più importante. L'obiettivo infatti è riuscire a prendere in carico sempre più bambini nei 3 Centri Terapeutici-Riabilitativi Semiresidenziali (CTRS) dedicati all’età evolutiva di Milano, Varese e Besozzo (VA), che offrono percorsi terapeutici e riabilitativi di gruppo e individuali.

Nel Centro Mafalda Luce di Milano, in particolare, è in corso un ampliamento che sta permettendo e permetterà sempre di più di dare risposta alla grande richiesta di prese in carico del Milanese. In due anni, dal 2021 al 2023, i bambini seguiti sono raddoppiati, passando da 115 a 230, e si stima che dal 2024 le prese in carico per disturbi dello spettro autistico e altri disturbi del neurosviluppo potranno arrivare addirittura a 300 all’anno.

Al taglio del nastro di questi nuovi spazi erano presenti il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l'assessore al Welfare del Comune di Milano Lamberto Nicola Giorgio Bertolé, il presidente di Fondazione Renato Piatti Emilio Rota, il direttore generale della Fondazione Franco Radaelli e Giuseppe Luce, imprenditore genovese che sulle orme dei genitori con generosità continua a finanziare le attività del Centro. All'evento, non potendo essere presente di persona, ha inviato un videosaluto anche il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli.

“Con Fondazione Piatti, quando ero sindaco di Varese ho lavorato tanto, abbiamo aperto due nuovi centri, è una collaborazione che arriva da lontano – ha detto il governatore Fontana – Il loro impegno e la loro determinazione li contraddistinguono, così come la dolcezza con cui riescono ad avanzare le loro richieste. Come regione ci siamo resi conto della realtà del disagio psichico e stiamo investendo sempre di più. Con i fondi messi a disposizione si è potuta aumentare l'offerta di questo Centro. La collaborazione fra pubblico e privato è un modello della Lombardia”.

Gli ha fatto eco l'assessore milanese al Welfare Bertolè:

“Da soli non si arriva da nessuna parte. Il Terzo settore non deve essere lasciato solo. Serve una regia pubblica per aumentare l'impatto delle risposte. Come Comune di Milano abbiamo approvato un nuovo regolamento per un amministrazione condivisa che diventerà il modo principale attraverso cui porteremo avanti le progettazioni. Non più committente ed esecutore, ma partnership. Le famiglie hanno bisogno di non essere lasciate sole e noi dobbiamo dare delle risposte più accurate possibili”.

“In tutti i nostri centri per minori osserviamo un aumento del numero di bambini e famiglie in lista d’attesa dei servizi riabilitativi per i disturbi dello spettro autistico – ha confermato il presidente Rota – Per questo il nostro impegno è volto ad offrire risposte sempre più adeguate che diano supporto alle famiglie e ai bambini fragili aumentando nella comunità la consapevolezza che l’autismo è un disturbo presente in modo sempre più pervasivo per cui è possibile fare molto solo se l’intervento riabilitativo è competente, precoce e continuativo nel tempo”.

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