L'INTERVISTA

Festa dello Sport a Buccinasco: la cronaca di un successo

A raccontarci l’esperienza è Massimo Biadigo, volontario storico da anni impegnato nel promuovere un’idea di sport aperto, educativo e comunitario

Festa dello Sport a Buccinasco: la cronaca di un successo
Pubblicato:

A Buccinasco dal 2 all’8 giugno è andata in scena la Festa dello Sport che ha visto la partecipazione di più di 20 associazioni sportive del territorio con centinaia di atleti di ogni età e la partecipazione di tantissimi cittadini.

Festa dello Sport a Buccinasco: la cronaca di un successo

BUCCINASCO - Una settimana intensa, partecipata, costruita con dedizione e spirito volontario. Dal 2 all’8 giugno 2025, Buccinasco ha celebrato la seconda edizione della Festa dello Sport, coinvolgendo decine di discipline, centinaia di bambini e famiglie, e tutta la rete delle ASD cittadine.

Il cuore dell’evento? Non i podi, non le classifiche, ma il desiderio di mettere in campo il vero significato dello sport: inclusione, condivisione, crescita.

L'intervista a Massimo Biadigo

A raccontarci l’esperienza, uno dei volontari storici della manifestazione, Massimo Biadigo, da anni impegnato nel promuovere un’idea di sport aperto, educativo e comunitario.

È stata una settimana di festa dello sport intensa e collettiva

Tutte le discipline sportive e le ASD che le curano, in diversi casi da decenni con spirito di volontariato, sanno eccellere in eventi singoli: tornei, esibizioni, esami, saggi di fine anno. Non c’è una classifica: questa capacità la ritrovo sempre nelle diverse discipline. Quest'anno abbiamo voluto caratterizzare l’edizione con eventi “open day” dedicati ai cittadini più piccoli, dai 3 ai 7 anni. In quest’ottica, le due giornate del 5 giugno e del 7 giugno, centrate su questa fascia d’età, hanno interpretato molto bene il nostro desiderio organizzativo: Minimarcia, Karatedo, Taekwondo, Basket, Primi calci e Nuoto hanno offerto splendide possibilità di prova.

E qualcuno si è anche lanciato in iniziative personali

Sì, esatto. Durante la presentazione fatta al Centro Civico Marzabotto, un brillante cittadino di Buccinasco ha deciso di intraprendere un viaggio fino a Capo Nord per raccogliere fondi. Ha percorso più di mille chilometri in 7 giorni in bicicletta, raccontandoci un’avventura giovane, adrenalinica e valorosa.

Quale sport ti ha sorpreso per passione o per organizzazione?

Non c’è una disciplina in particolare. Il lavoro sarà lungo, tra campanilismi, visioni particolari e certe limitazioni delle risorse educative in gioco, ma la Festa dello Sport sta tracciando un modello direttamente sul campo, senza trascurare aperture a nuovi soggetti e serate a tema. Ai bambini riuniti nella sfilata (non c’è nessun altro evento che cerca di mettere insieme colori, sport e differenti abilità), abbiamo detto: “Aiutateci a sviluppare l’amore e la cultura dell’inclusione”. A volte i giovani capiscono prima degli adulti. Abbiamo sì presentato gli atleti con i migliori risultati sportivi, ma abbiamo promosso, sullo stesso gradino del podio, anche chi arriva ultimo e sa divertirsi.

Qualche giorno fa è andata in scena una delle partite più epiche della storia del tennis, con un livello di sportività mai visto prima. Secondo te questi valori riescono ad emergere anche tra i dilettanti, dove purtroppo spesso vincono le furbizie?

Chi voleva condividere la Festa dello Sport non era davanti alla TV per tifare o ammirare grandi campioni. Personalmente, 5 ore di tv non le darei come punizione neppure al bambino più indisciplinato. Capisco il “concept”, ma la cultura della passione, dell’impegno, dell’ardore agonistico e inclusivo – e anche l’etica del dilettantismo – sono molto distanti dai modelli dei supereroi e dei super guadagni. Andremmo indietro se proponessimo un solo criterio: “È bravo perché vince o arriva in finale”. Io insegno il bello di partecipare, di prepararsi a una gara, di rispettare le regole. Secondo me, i cambiamenti saranno la disciplina che noi, come staff della Festa dello Sport, metteremo in campo per correggere eventuali inconvenienti. Non anticipo nulla perché lavoriamo in team.

Certo è che il mondo della comunicazione e la consapevolezza di avere obiettivi ambiziosi ma raggiungibili – nel solco dei principi che ci guidano da due anni (inclusione e sport aperto anche ai cittadini più piccoli) – saranno elementi che conserveremo e miglioreremo.

Dovessi cambiare una cosa della Festa di quest’anno, cosa cambieresti? C’è uno sport che non siete riusciti a coinvolgere ma che sarà un obiettivo per il prossimo anno?

Vale la pena ricordare che, forse in nessun’altra città italiana, una manifestazione promossa da molti si snoda in una settimana così intensa. Dal 2 all’8 giugno, le porte erano aperte a chi volesse vedere da vicino tanti sport diversi: Rugby, Basket, Taekwondo, Karatedo, Atletica, Ginnastica artistica, Ginnastica ritmica, Nuoto, Fitness in acqua, Pallanuoto, Calcio, Ciclismo, Podismo, Volley, Pesca, Danza, Yoga, Giocheria bambini. Mentre Danza Aerea e Tennis non sono stati inclusi per motivi organizzativi, ma sono già nel nostro radar per il futuro.

Vorrei ribadire la mia linea guida e il mio sogno: ogni ASD dovrebbe promuovere un corso interno inclusivo. Vorrei che chi viene a giocare a Buccinasco riconoscesse associazioni e strutture semplici, pulite e moderne. Io continuo a spendermi tutto l’anno su questo fil rouge. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato e sottolineo anche la partecipazione dell’associazione Ugualmente Artisti che non è un’associazione sportiva, ma permettono a dei ragazzi diversamente abili di avvicinarsi all’arte, alla danza, ai valori che noi condividiamo e cerchiamo di salvaguardare.

Fabio Fagnani

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali