L'ex sindaco Errante runner sul Naviglio (a Milano), monta la polemica

CORSICO – Polemica sulla foto pubblicata dall’ex sindaco Filippo Errante sul suo profilo Facebook. Un panorama del Naviglio ripreso dal ponte di San Cristoforo, in territorio milanese.

Il post sul suo profilo Facebook

“Avete provato a fermarci – scrive il consigliere di opposizione – ma noi torneremo più forti di prima. Corriamo con la pioggia, con la neve, con la nebbia, con il freddo e con il sole. Non ci fermerete, perché noi siamo runner”. Sotto, un commento: “Vieni con noi, partiamo da Martesana alle 9”, scrive un suo amico sui social. Ed Errante risponde: “Noi giriamo Duomo, San Babila, via della Spiga e rientro, partiamo da Corsico alle 10”.

La proteste dal comitato di cittadini Nessun Dorma

La foto e i commenti non sono passati inosservati al gruppo di cittadini attivi di Nessun Dorma che ne hanno fatto subito un post ironico: “Ce l’abbiamo anche noi il politico runner che va fuori dal comune”, scrivono, riferendosi alla polemica che è montata sullo “sconfinamento” dell’assessore regionale Giulio Gallera che ha pubblicato foto in veste da corridore fuori dalla cinta milanese. La zona arancione, infatti, obbliga i cittadini a non varcare i confini del proprio Comune. “A meno che San Cristoforo a Milano non rientri miracolosamente nel territorio di Corsico”, ancora da Nessun Dorma.

La replica

Ma Errante si difende: “Una foto vecchia, di repertorio, ne ho messe tante sui social – replica, contattato telefonicamente –. Dovrebbero pensare a cose più importanti di questa, senza fare sterili polemiche su chi va a correre”. E sul commento dove spiegava l’itinerario e i programmi sportivi per il giorno seguente: “Non sono andato – risponde l’ex sindaco – non è che ogni foto che pubblico debba essere per forza attuale e posso anche dire e commentare ciò che voglio sui miei profili social. Polemica sterile”.

I commenti

Ma non tutti sono d’accordo: “Anche fosse una foto di repertorio, e sarebbe comunque tutto da dimostrare – commentano alcuni cittadini –, non è un bel messaggio da lanciare, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria dove seguire le regole non è solo una questione di civiltà ma di rispetto per chi vive in modo drammatico questa terribile situazione. L’esempio dovrebbero darlo proprio i politici”.

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