Editoriale | Tra tempi oscuri e Musica espressa

"Un’occasione per stare vicino alla nostra città, al nostro territorio, in attesa di poterci riabbracciare di persona" ci ha raccontato la direttrice Lorena Portalupi.

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Editoriale | Tra tempi oscuri e Musica espressa.

Editoriale | Tra tempi oscuri e Musica espressa

No, oggi non vi tedierò con alcun “pippozzo” dei miei. Tutti noi siamo esponenzialmente e sempre più proiettati in questa nuova oscurità: il silenzio assordante, quello di marzo-aprile, è ritornato, terribile, ad accompagnare le mie sigarette serali sul balcone. Le città si svuotano la sera, con la chiusura anticipata delle attività. E torna forte la paura, l’ansia, l’angoscia. Non sprecherò più di una frase (questa) per chi ancora nega il tutto, per chi dice che è tutta una truffa, una dittatura sanitaria: mi sono ripromesso di smetterla di “essere contro qualcuno o qualcosa”, pertanto osservo e continuerò a portare il mio umile messaggio, nulla di più (per sprecare solo una frase mi è venuto un “periodo ciceroniano”, chiedo venia).

Tempi difficili

Non sono tempi facili, questo è indubbio, specie (e non solo) per la cultura. Sul nostro territorio possiamo vantare una vera e propria eccellenza nell’ambito della “diffusione culturale”, quella rappresentata dalla Civica Scuola di musica Antonia Pozzi. Con tutte le difficoltà del momento, la scuola ha riaperto i battenti “in presenza” a partire dal mese di settembre, combattendo giorno dopo giorno, come ognuno di noi fa in ogni ambito, in questa “nuova normalità”.

Mai come in momenti così bui, la cultura italiana ha bisogno di proposte, alternative se vogliamo, proprio a causa della difficoltà dell’incontro di persona. Da questa necessità di cultura nasce l’idea di “Musica espressa. Guide all’ascolto della musica classica, per tutti!”

Di cosa si tratta

Ce lo racconta direttamente la direttrice della scuola, Lorena Portalupi: “Musica espressa è un nuovo progetto di divulgazione musicale online, dedicato a chi desidera avvicinarsi al mondo della musica ‘classica’ ed essere guidato nell’ascolto dei grandi capolavori che hanno lasciato un segno nella storia della musica”.

IL PROMO DELL'INIZIATIVA:

Bello, ma non è un po’ di nicchia come proposta?

“Al contrario, Musica espressa può essere ‘gustata’ da appassionati di ogni età e livello di conoscenza musicale, da soli o in compagnia. La nostra intenzione è quella di proporre contenuti culturali, ma con leggerezza, con il sorriso. Ci è sembrata un’occasione per stare vicino alla nostra città, al nostro territorio, in attesa di poterci riabbracciare di persona.”

Come funziona Musica espressa?

“Ogni domenica sera, a partire dal 1° novembre, sarà pubblicato (gratuitamente, sottolineiamo noi, ndr) un nuovo video sul canale YouTube della Scuola @scuoladimusicapozzi e il giorno successivo (lunedì), sulla pagina Instagram @musicaespressa, sarà possibile partecipare al Quiz sulla puntata, accumulando punti per vincere un fantastico premio finale.

L’idea nasce da due nostri ex alunni della scuola, ora docenti, a cui si è aggiunta una terza figura ‘extra-scolastica’. Le nostre ‘guide’, che ci accompagneranno all’ascolto, sono M° Renato Taddeo, M° Silvia Giliberto e M° Silvia Ricca.

Passiamo a parlare con Renato Taddeo, in questa intervista multicanale e multi piattaforma. Come è nata questa idea?

“È un’idea nata durante il lockdown della scorsa primavera e che si è concretizzata dopo l’estate. Un progetto per tutti, anche per chi non ha interesse a studiare musica ma semplicemente desidera avvicinarsi con leggerezza al mondo dei classici. Il nostro vuole essere un viaggio attraverso i capolavori della storia della musica, raccontandoli e analizzandoli in modo semplice. Se vogliamo, facendoli ‘cadere dal piedistallo’, rendendoli ‘pop’. Ci occuperemo di musica sinfonica, da camera, pianistica, di opera. Siamo tre caratteri completamente diversi, e daremo un taglio alla rubrica altrettanto differente. Ci sarà anche da sorridere, ve l’assicuro. Non vuole sostituire i concerti in presenza, sia chiaro, è una proposta complementare a quello che sarà la stagione concertistica (quando potrà partire)”.

Qualche anticipazione sulle prime puntate?

“Beh, non vogliamo svelare tutto… La prima puntata sarà una sorta di presentazione della rubrica, poi si parte con la Nona di Beethoven, la forma sonata, la Traviata. Tutto da gustare, per tutte le orecchie…”

Grazie Civica Pozzi. Sono tempi duri, dobbiamo tutelare e tutelarci, ma non possiamo né dobbiamo smettere di crescere!

Andrea Demarchi. Editoriale Musica espressa.

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