Duecento fiaccole ricordano Pietro Sanua ucciso dalla 'ndrangheta: "Un uomo di Stato"
Tante fiaccole hanno illuminato via Di Vittorio, dove Pietro, il commerciante ambulante che non ci stava, che non accettava il malaffare, è stato ucciso dalla ‘ndrangheta.
Alla fiaccolata nel ricordo di Pietro Sanua, ucciso dalla 'ndrangheta, c’erano proprio tutti: politici, istituzioni associazioni, cittadini, giovani, tanti giovani, che conservano nel cuore il ricordo di Pietro.
Duecento fiaccole ricordano Pietro Sanua
CORSICO – Ogni anno le fiammelle aumentano. Illuminano quella strada che Lorenzo e Francesca, figlio e moglie di Pietro Sanua, percorrono lentamente, con il cuore che accelera i battiti e il nodo in gola.
Tanta emozione per la moglie Francesca
“Ogni volta che vengo qui mi preparo tante cose da dire. Poi vedo tutti i voi e vengo travolta dall’emozione. L'unica cosa che posso dirvi è grazie, grazie di cuore. Piero sarebbe tanto contento di vedervi, sono sicura che lo è, da lassù”. La moglie di Sanua non trattiene l’emozione alla fiaccolata, sabato sera, per ricordare Pierino, ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1995 proprio lì dove si sono accese duecento fiaccole.
Tante persone: c’è chi c’è sempre stato, da dodici anni. Ci sono i politici, uomini con la fascia tricolore, ma anche assessori, consiglieri: rappresentano le istituzioni. Ci sono le associazioni, c’è Libera e Libera Masseria, i parroci, ma soprattutto i cittadini, tanti. E ci sono i giovani, i ragazzi. Ed è quella la luce della speranza. Perché le parole servono solo se c’è davanti chi è capace di accoglierle. Questi giovani sono lì che le accolgono e le fanno loro, fanno in modo che siano le loro parole.
Lorenzo si rivolge direttamente alla moglie di Papalia
Lorenzo risponde alla moglie di Rocco Papalia che dice che la mafia non esiste. “Eccola la risposta alla signora – grida Lorenzo –, siamo noi, siamo tutti noi. Qui ci sono altri figli, mogli, sorelle di vittime innocenti di mafia. Uccisi dai mafiosi. La mafia esiste, ma siamo noi, tutti noi, il cambiamento. È possibile”.
Il sindaco di Corsico
Il sindaco Stefano Martino Ventura parla di “luce di speranza” ma anche del bisogno di “fare concretamente qualcosa. Ricordare le vittime, sempre. Proteggere chi combatte contro la criminalità organizzata, dalle istituzioni, alle associazioni, alle istituzioni, alle forze dell’ordine. Proprio sulle forze dell’ordine, che ringrazio, bisogna investire. Bisogna continuare a sostenere chi ogni giorno si impegna in questa battaglia e tutti noi dobbiamo fare la nostra parte. Pietro Sanua sarà per noi sempre simbolo di impegno e coraggio. Per noi sarà sempre un uomo di Stato”.
" A testa alta" con i Descargalab
Le fiaccole illuminano via Di Vittorio, dove Pietro, il commerciante ambulante che non ci stava, che non accettava il malaffare, è stato ucciso dalla ‘ndrangheta. Pietro non ha abbassato la testa. I Descargalab lo cantano nel brano che gli hanno dedicato. A testa alta, si intitola la canzone. Sono parole importanti: un inno che celebra l’impegno di Pierino, ma anche un invito, una spinta d’orgoglio, un incoraggiamento per tutti noi.