effetto saldi

Dati della Confcommercio corsichese: buona partenza dei saldi invernali

Dalle rilevazioni raccolte su un campione di associati si registra una crescita del 10% rispetto al gennaio 2022, con uno scontrino medio di 150 euro.

Dati della Confcommercio corsichese: buona partenza dei saldi invernali
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I dati della Confcommercio corsichese confermano una buona partenza dei saldi invernali nel nostro territorio. Lo spiega, con dati alla mano, il segretario Confcommercio del corsichese.

I dati della Confcommercio del corsichese

CORSICO – Inizio dei saldi promettente nel corsichese, secondo Francesco Morelli, segretario dell’associazione territoriale del corsichese (Unione Confcommercio Imprese per l'Italia Milano - Lodi - Monza e Brianza).

Parla il segretario Morelli

“Una partenza positiva – racconta Morelli – dei saldi invernali nel nostro territorio. È quello che emerge dalle rilevazioni raccolte su un campione di associati: si registra una crescita del 10% rispetto al gennaio 2022, con uno scontrino medio di 150 euro. Il dato è certamente positivo nelle vie dei centri storici, ma soddisfacente anche in alcuni negozi più periferici. Un andamento migliore rispetto a quello degli ultimi anni, nonostante inflazione e caro bollette. Tra i capi più venduti ci sono giubbotti, piumini, giacconi e altro abbigliamento invernale oltre alle calzature”.

Buoni risultati anche per le botteghe più periferiche

Ai saldi non si rinuncia, insomma, anche se le difficoltà economiche si fanno sentire. Buone notizie anche per le botteghe di quartiere: secondo le rilevazioni, “i negozi di fiducia si confermano al primo posto mentre l’online viene scelto un po' meno – ancora Morelli –.  Per quanto riguarda, infine, i criteri utilizzati dai consumatori per la scelta dei prodotti da acquistare, tra qualità e prezzo il 60% indica la qualità dei prodotti quale aspetto più rilevante negli acquisti a saldo.

Nonostante questo, però, è cresciuta negli ultimi dieci anni la quota di coloro che attribuiscono maggiore importanza al prezzo. La percentuale media di sconto in saldo praticata dai nostri negozi associati si avvicina al 35%. Si può dire che i dati di questi giorni ci confortano perché si avvicinano al periodo pre pandemia”.

Saldi: i consigli di Confcommercio

“La nostra associazione – prosegue il segretario – ha stilato il decalogo con alcuni consigli per i consumatori che si preparano ai saldi. Si parte dai cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.

La prova degli abiti è rimessa alla discrezionalità del negoziante, mentre per i pagamenti le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante. Il negoziante è obbligato a indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale”.

Secondo Morelli, “i saldi sono l'occasione ideale per far recuperare un po’ di ossigeno e la liquidità necessaria ai nostri negozi  che rappresentano una garanzia di professionalità e qualità, offrendo vere e vantaggiose opportunità per i consumatori in questo periodo dell'anno, a maggior ragione dopo mesi difficili in cui l’esplosione dei costi energetici e l'inflazione in costante aumento hanno minato la propensione alla spesa delle famiglie”.

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