Da Rozzano alla serie televisiva "M, il figlio del secolo": la scalata verso il successo di Federico Mainardi
Federico ha scoperto la sua passione per la recitazione sin da piccolo quando a Ponte Sesto passava i pomeriggi nel rinomato panificio dei nonni
E' partito da Rozzano ma in breve tempo, data la sua giovane età, è arrivato ad interpretare un personaggio tra i più efferati squadristi di quel tempo in una delle serie più attese di questo 2025: "M - Il figlio del secolo", la serie prodotta da Sky e basata sull’omonimo romanzo di Antonio Scurati, il quale ha curato anche la sceneggiatura della serie televisiva che racconta la nascita del fascismo in Italia e l'ascesa al potere di Benito Mussolini.
Da Rozzano al successo della serie televisiva "M, il figlio del secolo"
ROZZANO - L’amministrazione comunale con un post sui social si congratula con Federico Mainardi, giovane cittadino rozzanese, per il suo recente successo nel mondo del cinema e per lo straordinario percorso artistico che lo ha visto evolversi da giovane con la passione per la recitazione a stella nascente del cinema.
La sua infanzia nel panificio dei nonni a Ponte Sesto
Nipote di Giuseppe e Grazia Cecconello, fondatori del rinomato panificio e pasticceria a Ponte Sesto, Federico ha scoperto la sua passione per la recitazione sin da piccolo. Come ricorda lui stesso, si divertiva ad organizzare spettacoli di cabaret durante le vacanze con i nonni. Un talento che si è rivelato autentico e che lo ha recentemente portato alla ribalta mediatica con la miniserie televisiva "M, il figlio del secolo".
Fino al successo con la serie televisiva tratta dai libri di Scurati
Tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega, il docufilm racconta la nascita del fascismo in Italia e la rapida ascesa al potere di Benito Mussolini. Nella pellicola Federico interpreta Albino Volpi, personaggio spietato e uomo di fiducia del Duce. Una camicia nera rappresentativa della violenza degli anni più bui e tragici del fascismo
La sua difficile intrepretazione di uno tra i più efferati squadristi del tempo
Un ruolo impegnativo e molto distante dal carattere di Federico, che ha spiegato come questa interpretazione abbia richiesto un lungo lavoro di dissociazione e distacco tra la sua personalità e quella del suo personaggio. Ma è proprio questa capacità di trasformarsi che rende Federico un ottimo attore, capace di mettersi al servizio della storia senza giudicare il ruolo che è chiamato a interpretare.
Gli studi di recitazione a Milano, poi il trasferimento nella capitale
Dopo aver intrapreso gli studi di recitazione a Milano con la guida di Claudia Coli, Federico ha continuato la sua formazione, anche presso la prestigiosa scuola di teatro Paolo Grassi. A soli 24 anni, nel 2020, ha deciso di trasferirsi a Roma️, dove continua a perfezionarsi con Alessandro Prete, e oggi raccoglie i frutti di un duro lavoro e di una grande dedizione.
Nonostante i suoi traguardi, Federico non nasconde un’emozione particolare: il dispiacere per non poter condividere il suo successo con il nonno, Giuseppe, scomparso qualche anno fa. Un pensiero affettuoso che lo accompagna, e che rappresenta il legame profondo con le sue radici, con la sua famiglia e con la città che lo ha visto crescere.
Il suo legame con la città natale
"Per Federico Rozzano è, e rimane, il luogo delle sue origini, la 'radice' che gli ha donato calore, amicizia, e il senso di appartenenza a una comunità - come evidenzia l'Amministrazione comunale sui social -. È il posto dove potere uscire di casa e conoscere tutti, dove la connessione con le persone è più intima e genuina. Una sensazione bella e difficile da ritrovare nelle grandi metropoli come Roma".
E conclude rinnovando i migliori auguri per Federico "affinché possa continuare a coltivare il suo talento con passione e determinazione, per un futuro ricco di soddisfazioni e nuove sfide".