Crisi Sacra Famiglia, presidio oggi e la replica dei Cobas

Il gruppo ha diffuso una nota stampa dopo il comunicato dell'Istituto.

Crisi Sacra Famiglia, presidio oggi e la replica dei Cobas
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Crisi Sacra Famiglia, presidio oggi e la replica dei Cobas.

Crisi Sacra Famiglia, presidio oggi e la replica dei Cobas

CESANO BOSCONE – È previsto per oggi, 24 gennaio, un presidio dalle 10.30 alle 16.30 all’Istituto Sacra Famiglia. Ferma la trattativa per il cambio del contratto, nell'assemblea dei lavoratori è passata la proposta dei Cobas: “No all'Uneba e ad ogni altro sciagurato accordo. Avanti con la mobilitazione: non solo per difendere i diritti dei lavoratori, ma anche per offrire un'assistenza dignitosa ai pazienti. I Cobas sono pronti all'azione legale contro la decisione illegittima dell'azienda di applicare unilateralmente il contratto Uneba”, dicono da Cobas Milano.

La nota stampa dei Cobas

Il gruppo ha diffuso una nota stampa che riportiamo di seguito: “Dopo l'espulsione dei lavoratori dalla sede della trattativa sindacale da parte dei dirigenti dell'ISF (che hanno chiamato i carabinieri), l'azienda finge di versare lacrime di coccodrillo mostrandosi dispiaciuta per non aver concluso un accordo. Un accordo inaccettabile per lavoratori già stremati dalle condizioni di lavoro peggiorate con lo sciagurato Accordo Ponte. Nuovamente è venuta fuori l'arroganza dell'azienda: con una logica che sfugge ad ogni ragionamento, il direttore del personale Palladini comunica che poiché non è stato raggiunto un accordo sul contratto integrativo aziendale, l'azienda applica il contratto nazionale Uneba. Mentendo sul fatto che il contratto integrativo e il contratto Aris cessano i loro effetti.

L'assemblea di ieri, giovedì 23 gennaio

Dopo aver letto di questo dispiacere aziendale, Ieri centinaia di lavoratori si sono riuniti in assemblea nel teatro aziendale, gremito sia in platea sia in galleria. L'assemblea ha accolto la proposte dei Cobas e di altri sindacati di base di un rifiuto netto del contratto Uneba. Al termine dell'assemblea, vista l'ora, i lavoratori hanno ironicamente pensato di offrire un tè ai dirigenti. L'intenzione era di ringraziarli per essere stati vicini alle loro sofferenze nel momento della trattativa aziendale e avergli impedito di assistere alla trattativa chiamando i carabinieri. I Cobas sono pronti ad ogni azione, anche sul piano legale, per difendere i diritti dei lavoratori ed esigere l'applicazione del contratto in vigore”.

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