Creazione di aree naturali nel Parco Agricolo Sud Milano: è scontro
Da una parte 42 sindaci e associazioni ambientaliste, dall'altra Coldiretti e 11 sindaci che hanno detto no alla realizzazione di zone protette.
Creazione di aree naturali nel Parco Agricolo Sud Milano: è scontro.
Creazione di aree naturali nel Parco Agricolo Sud Milano: è scontro
BUCCINASCO – Agricoltori e associazioni di categoria sul piede di guerra per la decisione, presa in Assemblea dei sindaci del Parco Agricolo Sud Milano, sulla trasformazione di oltre 8.300 ettari in aree naturali.
Zone protette: 42 sindaci favorevoli
I gruppi ambientalisti e 42 sindaci hanno detto sì alla creazione di aree naturali all’interno del parco: zone protette dalla Legge quadro nazionale sui parchi, dove sarà vietata la caccia e nuove attività di escavazione.
“Si potranno invece continuare le attività agricole – spiegano, soddisfatti, dall’Associazione per il Parco Sud onlus –. In più, gli operatori agricoli all’interno di queste aree naturali potranno più facilmente ottenere finanziamenti pubblici e migliorare le colture, avviare il biologico o impiantare vegetazione sulle rive delle rogge”.
Gli 11 sindaci che hanno detto no
Ma non tutti sono d’accordo. Da una parte ci sono i sindaci che hanno espresso il voto contrario: Bareggio, Cassina de’ Pecchi, Cisliano, Colturano, Corbetta, Mediglia, Opera, Rozzano, San Giuliano, Tribiano e Vermezzo.
Gli astenuti
Gli astenuti sono invece Albairate, Assago, Lacchiarella, Pantigliate, Sedriano, Settala e Vignate.
No anche dalla Coldiretti
Contro la trasformazione anche Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza che consegnerà domani “a Regione Lombardia una petizione degli agricoltori per dire no alla trasformazione. Il migliaio di sottoscrizioni di imprenditori agricoli raccolte sarà consegnato direttamente all’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi da una rappresentanza di agricoltori guidata da Alessandro Rota, presidente della Coldiretti interprovinciale”.
Soddisfazione dagli ambientalisti
Esultano, invece, gli ambientalisti: “Con questo voto – ancora l’Associazione per il Parco Sud – passa il concetto che anche il Parco Sud abbia porzioni di territorio riconosciute dallo Stato e protette dalla Legge nazionale. Vogliamo ringraziare la presidente del Parco Agricolo Sud Milano Michela Palestra, insieme ai sindaci che hanno compreso l’importanza della valorizzazione ambientale e dei propri territori. Vivere in un parco anche naturale è un ulteriore valore aggiunto, non solo per gli ambientalisti ma per tutti i cittadini”.
Un si convinto dal sindaco di Buccinasco
Dello stesso parere uno dei sindaci che ha votato un convinto sì: “Negli anni Novanta ci siamo battuti per ottenere la legge regionale che ha istituito il Parco – racconta Rino Pruiti, sindaco di Buccinasco –, in molti erano contrari ma la bellezza di questi territori ci ha dato ragione. Con questo ulteriore atto facciamo un passo avanti per difendere e valorizzare ancora meglio questo patrimonio unico”.
Le aree naturali interessate dalla trasformazione
Ecco le aree naturali al centro del dibattito: Fontanile Nuovo di Bareggio, Bosco di Cusago, Campagna di Buccinasco-Noviglio-Zibido, la zona umida di Pasturago e corso del Ticinello, l’Oasi di Lacchiarella e il lago di Basiglio, Carengione e Muzzetta, il Parco dei Fontanili di Rho e Bosco in Città e l’area del Lambro Meridionale.