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Consiglio comunale di Corsico, l'opposizione non si presenta: "No alla seduta in remoto"

La replica del sindaco Ventura e del presidente Casarini.

Consiglio comunale di Corsico, l'opposizione non si presenta: "No alla seduta in remoto"
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I membri dell'opposizione, costituita dalla lista civica Corsico Ideale, Fratelli d'Italia e Lega, mostrano il proprio dissenso non presentandosi al consiglio comunale.

L'opposizione non si presenta al consiglio comunale

CORSICO – Lo avevano annunciato e così hanno fatto: i componenti dell'opposizione non si sono presentati alla convocazione del consiglio comunale di ieri sera. Con una comunicazione regolarmente protocollata e inviata al presidente del consiglio cittadino Giandomenico Casarini, i membri della lista civica Corsico Ideale (Rita Pogliaghi, Filippo Errante, Francesco Magisano), quelli di Fratelli d'Italia (Luigi Rapetti e Antonio Saccinto), i leghisti Maria Riggio e Amos Pennati e il consigliere Roberto Mei di Forza Italia, hanno deciso di non partecipare alla seduta.

La dichiarazione di Casarini

“Mi scuso per i minuti di ritardo – ha cominciato la seduta Casarini –, abbiamo atteso che qualcuno dei consiglieri che hanno presentato l'interrogazione all'ordine del giorno del question time sul fontanile si presentasse, ma nessuno lo ha fatto. L'assessora Chiara Silvestrini è invece presente per rispondere. Posticiperemo il punto al prossimo consiglio”.

I motivi del dissenso

I membri dell'opposizione hanno agito compatti, sottolineando la volontà di tornare a discutere l'assise cittadina in presenza e non più in modalità remota. Inoltre, hanno pubblicato una nota congiunta per elencare le diverse criticità del territorio “e dell'Amministrazione Ventura – hanno scritto –. Ci prepariamo a lasciare tutte le commissioni consiliari. Con la popolazione distratta dai bagliori di guerra, a Corsico la situazione politico amministrativa si aggrava, a neanche due anni dall'insediamento della Giunta Ventura. Va via l'ennesimo segretario generale, terzo in meno di due anni.

Hanno lasciato l'Amministrazione ben cinque dirigenti tra cui l'estate scorsa uno del settore finanziario che andò via sbattendo la porta. Si annunciano varianti al piano di gestione del territorio senza alcun passaggio istituzionale in commissione urbanistica, che è inesistente. Stanno privatizzando qualunque cosa, anche l'organo disciplinare del Comune.

La città è sporca e abbandonata. Sono rimasti a guardare mentre una ristrutturazione avvenuta senza controllo da parte del Comune ha fatto sparire un manufatto storico, la vecchia stazione. Cercano di evitare il normale confronto democratico con l'opposizione, continuano a convocare consigli in collegamento a distanza, nonostante non sia più necessario. E tutto questo è solo una piccola parte dei disastri. Bisogna mandarli via prima che per Corsico sia troppo tardi”.

La risposta del presidente

Sulla questione del consiglio comunale in remoto e sulla mancata presentazione dell'opposizione in sede di consiglio, è intervenuto il presidente Casarini: “Ci è pervenuta nei giorni scorsi una comunicazione protocollata dai consiglieri di minoranza con la quale annunciavano la loro assenza, con motivazioni ricollegate all’uso della convocazione da remoto e non in presenza della seduta.

È la normativa di riferimento che mi permette farlo. Come prevede l’art. 73 c. 1 del dl 18 del 2002, il cosiddetto “cura Italia”. E l'art. 38 del d.lgs 267/2000 che attribuisce al regolamento consigliare la disciplina specifica per il suo funzionamento e pertanto può essere ricompreso quanto dispone il codice dell'amministrazione digitale (d.lgs 82/2005) legittimando, anche successivamente al 31 marzo, le sedute consiliari da remoto o in modalità mista”.

Il sindaco Ventura si mostra perplesso ma aperto al dialogo

“Non presentandosi in Consiglio comunale – evidenzia il sindaco Stefano Martino Ventura – l'opposizione palesa la sua sostanziale mancanza di argomenti e priva i suoi elettori di rappresentanza, in una seduta così importante come quella in cui si è discusso il regolamento per i beni confiscati alle mafie.

L'opposizione – prosegue il primo cittadino – scrive alla Prefettura quotidianamente con contenuti e modalità strumentali, in questo caso dimostrando anche di non conoscere la differenza tra dirigenti e funzionari pubblici. È ironico che chi ha fatto commissariare il Comune si rivolga alla Prefettura con queste modalità così irrispettose delle istituzioni. Continuiamo – conclude Ventura – in totale serenità il nostro lavoro e siamo sempre disponibili al dialogo con chi, della minoranza, dimostrerà serietà e impegno concreto per la città”.

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