Confcommercio corsichese: "Timida ripresa, green pass va studiato per non penalizzare attività"
A parlare della situazione sui nostri territori è il segretario dell’Associazione Territoriale del Corsichese di Confcommercio Francesco Morelli.
Confcommercio corsichese: "Timida ripresa, green pass va studiato per non penalizzare attività"
Confcommercio corsichese: "Timida ripresa, green pass va studiato per non penalizzare attività".
CORSICO – I saldi non fanno decollare le vendite ai commercianti, penalizzati già da mesi di chiusure e restrizioni.
Perché i saldi non stanno andando come previsto
Due le ipotesi di un andamento ben lontano da ogni speranza: da una parte, molti hanno preferito sfruttare luglio per le ferie, rinunciando ai saldi per spendere in vacanza, con lo spettro di possibili altre restrizioni. Dall’altra, c’è la preoccupazione delle varianti e di ricadere nell’inferno dell’emergenza covid, quindi si tende a risparmiare.
Il commento del segretario Confcommercio corsichese
A parlare della situazione sui nostri territori, è il segretario dell’Associazione Territoriale del Corsichese di Confcommercio, Francesco Morelli: “L'emergenza sanitaria ha portato con sé pesanti ripercussioni sul quadro economico e sociale italiano che però, grazie alle misure di sostegno e alla ripresa delle attività, vede delinearsi un lieve rimbalzo.
Una situazione che spinge le famiglie al risparmio
Ma facciamo un quadro riassuntivo della situazione – spiega Morelli –: dopo i primi segnali di timida ripresa registrati nel primo semestre del 2021 che ha visto le vendite al dettaglio in leggero aumento ma sotto i livelli pre covid, a giugno e luglio purtroppo rileviamo un leggero calo derivante dalla preoccupazione del propagarsi della variante delta che ha rallentato la "corsa" del fatturato. È comunque una ripresa graduale, con lo spettro di nuove restrizioni e chiusure che spinge le famiglie al risparmio”.
Grazie alla campagna vaccinale c'è però una timida ripresa
Secondo Morelli, “la timida ripresa c’è, la campagna vaccinale sta contribuendo a migliorare le stime economiche sia per l’anno in corso sia per il prossimo. Ci sono però alcuni rischi da tenere sotto osservazione a causa appunto delle varianti”. Secondo l’esperto, è stata “accolta con soddisfazione dalla categoria dei pubblici esercizi l’esenzione dell’imposta occupazione suolo pubblico di tavolini sedie e deohrs per l’anno 2021, meno quella di consentire l’ingresso in queste attività ai soli possessori dl green pass.
Questione green nei pass bar e ristoranti
Sia chiaro: noi siamo favorevoli alla campagna di vaccinazione, ma accedere a bar e ristoranti solo tramite green pass comporterebbe ulteriori costi per i gestori delle attività. L’organizzazione sarebbe a dir poco complicata perché toccherebbe ai ristoranti verificare carta d’identità e scannerizzare il qr code.
Un onere assegnato ai pubblici esercizi con costi aggiuntivi per chi ha già subito 300 giorni di attività impedite o limitate. Il green pass – ancora Morelli – avrebbe un impatto fortissimo sulle frequentazioni dei locali. Secondo le nostre previsioni, le imprese potrebbero ritornare ai livelli pre covid a partire dal 2022, ma è indispensabile procedere su due punti: campagna vaccinale e nuovi sostegni alle imprese più penalizzate. Perché senza imprese non c’è crescita e non c’è occupazione”.