L'INIZIATIVA

Con il progetto "ABC Digital" a Cesano gli studenti diventano tutor digitali per le generazioni meno "connesse"

I ragazzi del Falcone-Righi di Corsico aiutano concretamente chi ha poca dimestichezza con strumenti ormai fondamentali nella vita quotidiana

Con il progetto "ABC Digital" a Cesano gli studenti diventano tutor digitali per le generazioni meno "connesse"
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A Cesano Boscone un aiuto concreto per le generazioni che hanno poca dimestichezza con gli strumenti e i canali digitali grazie al progetto degli studenti dell'istituto superiore Falcone-Righi di Corsico.

Il progetto "ABC Digital" con gli studenti  del Falcone-Righi di Corsico

CESANO BOSCONE - Non tutte le generazioni hanno confidenza con il mondo digitale. I cosiddetti "boomer", la generazione “silenziosa” e, in parte, anche quella “X” spesso faticano a orientarsi tra app, codici e servizi online.

È partendo da questa consapevolezza che l’Istituto superiore Falcone-Righi di Corsico ha deciso di coinvolgere i propri studenti in un progetto formativo dal forte valore sociale: l’edizione 2025 di ABC Digital, realizzata con il supporto di Assolombarda, in collaborazione con il Centro di formazione dell’ISF e con il patrocinio del Comune di Corsico.

Il progetto è stato ideato dall’istituto superiore Falcone-Righi ed è coordinato dalla professoressa Maria Farinella che, per la formazione degli studenti, si è avvalsa della collaborazione dell’ingegner Gennaro Bernardo.

Per imparare a districarsi tra  Cie, Spid, codici e password

I giovani tutor aiutano concretamente chi ha poca dimestichezza con strumenti ormai fondamentali nella vita quotidiana: identità digitali (CIE, CNS), SPID, codici e password, autenticazione a due fattori, PEC, PagoPA, e il nuovo SEND, il sistema elettronico per la notifica di tributi locali come IMU, TARI o le sanzioni del Codice della strada.

Anche semplici azioni, come accedere al proprio conto corrente online, richiedono oggi conoscenze e strumenti digitali – e spesso uno smartphone sempre a portata di mano. Ma per chi ha vissuto gran parte della propria vita senza Internet, lo smartphone rimane soprattutto un mezzo per telefonare o, al massimo, inviare messaggi.

L'iniziativa, quindi, punta a costruire un ponte tra generazioni, promuovendo inclusione digitale e autonomia, e valorizzando al contempo le competenze degli studenti in un contesto reale e utile alla comunità.

Ultrasessantenni sempre più smart

«Con ABC Digital i nostri ragazzi diventano protagonisti attivi di un servizio che possiamo definire di pubblica utilità», sottolinea l’assessore per i giovani Aldo Guastafierro. "Un’importante occasione di formazione, utile sia per gli studenti che si sono resi disponibili come tutor digitali, sia per i partecipanti che hanno avuto l’occasione di apprendere un nuovo sapere strettamente legato alle moderne tecnologie da utilizzare per le proprie utilità quotidiane».

In classe anche il sindaco Pozza

Insieme all’assessore, ha fatto visita alla classe anche il sindaco Marco Pozza. «Come amministrazione comunale – ha detto il primo cittadino – abbiamo condiviso i principi del progetto, che riteniamo molto utile per superare il digital divide che, ancora troppo spesso, coinvolge la nostra società. Una vera e propria miscellanea di generazioni che ritengo porti qualità a tutti i partecipanti».

Greta Principe, terapista occupazionale della Fondazione

«L’obiettivo fin dal 2019 – spiega Greta Principe, terapista occupazionale della Fondazione – è quello di unire persone di età diverse, colmando così un gap multigenerazionale, consentendo a chi è più avanti negli anni di entrare nel mondo tecnologico dei giovani per imparare l’uso di APP che sono utili, ad esempio, per fare prenotazioni o accedere ai servizi dell’INPS».
E il direttore del personale e organizzazione di ISF e Casa di cura Ambrosiana Maria Chiara Ricci aggiunge: «Crediamo in un futuro sempre più digitale che possa offrire delle nuove opportunità alle persone non più giovanissime, ma anche agli studenti che si mettono in cattedra».

Gli studenti "'professori"

Gli stessi giovani docenti hanno preso molto sul serio l’incarico. «Aiutiamo così i nostri nonni» ha detto Amadeus. Ed Eleonora ha aggiunto: «Un’opportunità per capire come sfruttare al meglio le nuove tecnologie, quindi pc e telefoni». «Abbiamo insegnato loro – ha detto Ziad – come leggere e inviare email, utilizzare l’applicazione galleria per le foto e le fotocamere. Oltre a mostrare come evitare le truffe che sempre più arrivano con sms, email o telefonate».
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