Come si vota alle elezioni Europee e Amministrative 2024: tutto quello che c'è da sapere
Urne aperte l'8 e 9 giugno dove in concomitanza con le Europee in molti comuni si voterà anche per le consultazioni amministrative
Nel prossimo fine settimana dell’8 e 9 giugno in tutta Europa si va alle urne per le Elezioni Europee. In Italia, in concomitanza si voterà anche per le consultazioni amministrative in circa 3.700 comuni italiani, alcuni dei quali anche nel nostro territorio. Ecco nel dettaglio come e quando si vota.
Quando si vota
Le urne saranno aperte dalle 15 di sabato 8 dove si potrà votare fino alle 23 mentre domenica 9 apriranno tra le 7 e le 23. Per votare al seggio si dovranno esibire un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale.
Elezioni Europee: come si vota
Milioni di europei sono chiamati a votare per eleggere i rappresentanti che siederanno al Parlarmento europeo nei prossimi cinque anni. In tutti gli Stati Ue si vota con metodo proporzionale, così da assicurare la rappresentanza il più ampia possibile di tutte le diverse liste. Per votare l'elettore dovrà barrare il contrassegno del partito o il riquadro. In Italia c’è il voto di preferenza, per cui ogni elettore può indicare fino a un massimo di tre preferenze nella stessa lista ma le persone prescelte dovranno essere di genere diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza. Basterà scrivere vicino al simbolo il cognome oppure il nome e il cognome (oppure il termine con cui è comunememente noto e specificato nella lista attraverso le diciture “detto” o “detta”) di un candidato o dei candidati della lista a cui si vuole assegnare il proprio voto.
La soglia di sbarramento è fissata al 4%. I membri del Parlamento europeo che vengono eletti proporzionalmente alla loro popolazione, sono fino a 705 compreso il presidente. Il nostro Paese elegge 76 eurodeputati.
Europee: la scheda elettorale
Elezioni amministrative 2024
3.715 comuni su 7.896 comuni italiani andranno al voto per rinnovare le proprie amministrazioni. Tra i Comuni che dovranno eleggere un nuovo sindaco e un nuovo Consiglio comunale ci sono anche 29 capoluoghi di Provincia: Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Cesena, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Urbino, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia. Di questi, sei sono capoluoghi di Regione: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza.
Tutti i comuni al voto nella Città metropolitana di Milano
Nella Città metropolitana di Milano, i comuni al voto sono 68 su 133. Di questi sono 11 quelli sopra i 15mila abitanti: Cesano Boscone, Cormano, Cornaredo, Cusano Milanino, Lainate, Novate Milanese, Paderno Dugnano, Peschiera Borromeo, Rozzano, Settimo Milanese e Trezzano sul Naviglio.
I candidati nei Comuni del sudovest e le liste collegate
ASSAGO
- Ermanno ZANELLA, Lista Zanella Sindaco, Alleanza Verdi Sinistra, Pd, Movimento 5 Stelle
- Graziano MUSELLA, Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Noi Moderati, Azione
- Roberta VIERI, Lista civica Assago nel cuore
CESANO BOSCONE
- Adriana GAMMINO: Cesano Civica con Adriana, Forza Italia, Noi Moderati, Lega, Fratelli d'Italia
- Marco POZZA: Pd, Futuro in Comune, Movimento 5 Stelle, Civicamente Cesano
CUSAGO
- Giovanni Luciano TRIULZI, La nostra Cusago
- Gianmarco REINA, Siamo Cusago
GAGGIANO
- Enrico BAJ, Vivi Gaggiano
- Marzia ZUCCA, Insieme per Gaggiano
- Antonino GRILLO: Rozzano Insieme
- Giuseppe Maria FOGLIA: Pd, Alleanza Verdi Sinistra, Cittadinanza Attiva
- Giovanni FERRETTI DE LUCA: Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Italia Viva, Rozzano per Gianni Ferretti sindaco
- Andrea BONAZZI, Movimento 5 Stelle
- Emmanuelle Monique Andree DESMAZURE, Emmanuelle Desmazure sindaco
TREZZANO SUL NAVIGLIO
- Sandra VOLPE, Pd, Trezzano con Sandra, Trezzano sul Naviglio Oltre, Movimento 5 Stelle
- Giuseppe MORANDI, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Prima Trezzano
- Vittorio CIOCCA, Alleanza Verdi Sinistra
Dove si vota: tutti i comuni della provincia milanese
Albairate, Arconate, Arluno, Assago, Basiano, Bernate Ticino, Besate, Boffalora sopra Ticino, Bubbiano, Busto Garolfo, Carpiano, Casarile, Casorezzo, Cassina de' Pecchi, Castano Primo, Cesano Boscone, Cesate, Colturano, Cormano, Cornaredo, Cusago, Cusano Milanino, Gaggiano, Gessate, Gudo Visconti, Inveruno, Lacchiarella, Lainate, Liscate, Locate Triulzi, Marcallo con Casone, Masate, Mesero, Morimondo, Motta Visconti, Nosate, Novate Milanese, Ossona, Ozzero, Paderno Dugnano, Pantigliate, Paullo, Pero, Peschiera Borromeo, Pogliano Milanese, Pozzuolo Martesana, Rescaldina, Robecco sul Naviglio, Rodano, Rozzano, San Colombano al Lambro, San Vittore Olona, San Zenone al Lambro, Santo Stefano Ticino, Settala, Settimo Milanese, Solaro, Trezzano Rosa, Trezzano sul Naviglio, Trezzo sull'Adda, Tribiano, Truccazzano, Vanzaghello, Vanzago, Vaprio d'Adda, Vermezzo con Zelo, Vignate, Vizzolo Predabissi.
Come si vota nei comuni con più di 16 mila abitanti
Il sistema elettorale cambia in base al numero della popolazione residente nel Comune: nei comuni dove risiedono più di 16 mila abitanti si vota su una sola scheda, dove sono riportati i nominativi dei candidati sindaci e sotto il simbolo della lista o i simboli delle liste che lo appoggiano. In questo caso si può effettuare il voto disgiunto cioè si può esprimere la propria preferenza per il candidato sindaco e tracciare un segno sul simbolo di una lista (partito) non collegata al candidato scelto. Se invece si traccia un segno solo sul simbolo di una lista (partito) si assegna automaticamente la preferenza al candidato sindaco collegato. Se non si ottiene la maggioranza, tra i due candidati più votati si procede al ballottaggio.
Come si vota nei comuni con meno di 16 mila abitanti
Nei comuni con meno di 15 mila abitanti non è previsto il voto disgiunto quindi si esprime la propria preferenza per il candidato sindaco e la lista dei consiglieri comunali. Sulla scheda si troverà già stampato il nome del candidato sindaco insieme all’unica lista che lo appoggia.
Vince il candidato che prende più voti al primo turno, a prescindere dalla percentuale.