Cittadini ostaggi in casa: finalmente l'ascensore è stato riparato

Sulla vicenda sono intervenuti la Portavoce M5S Maria Pulice, tramite il consigliere regionale Di Marco, e il sindaco Negri.

Cittadini ostaggi in casa: finalmente l'ascensore è stato riparato
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Cittadini ostaggi in casa: finalmente l'ascensore è stato riparato.

Cittadini ostaggi in casa: finalmente l'ascensore è stato riparato

CESANO BOSCONE – Si era attivato il consigliere regionale del M5S Nicola Di Marco, mandando una segnalazione ad Aler per spiegare il malfunzionamento dell’ascensore del condominio di via Gramsci al civico 33. Era intervenuto anche il sindaco Simone Negri, con lo stesso obiettivo: riparare il guasto che ha tenuto imprigionati per un mese gli inquilini del palazzo.

Difficoltà ad uscire di casa

Costretti a salire le scale, fino ai piani più alti, o scoraggiati dalla fatica (con le alte temperature che hanno caratterizzato i giorni scorsi), i più penalizzati dal disservizio sono stati anziani e disabili, ma anche gli altri abitanti non se la sono passata bene. “Si è trattato di un intervento importante, perché è stata sostituita tutta la parte elettrica del vecchio ascensore. Una piccola vicenda, piccola in termini generali, nel senso che non è una grande opera. Ma non sottovaluto che per tanti si sia trattato di un grande tema. Da questo e da altri ascensori dipende la possibilità di poter uscire o meno di casa. Continueremo a occuparci della situazione e di altre collegate alla gestione del quartiere, come il problema dei citofoni e del riscaldamento. Credo comunque che Aler, nel caso dell’ascensore guasto, abbia dimostrato attenzione e buona volontà”, così il sindaco.

M5s attacca

Del parere opposto gli attivisti del Movimento Cinque Stelle: “Dopo oltre 4 settimane di disservizio e numerose segnalazioni che hanno visto in prima linea oltre al gruppo locale del M5S anche il consigliere regionale Nicola Di Marco, l'ascensore è stato riparato – dichiara la consigliera e portavoce del M5S cesanese Maria Pulice –. Troppo tempo, troppi ritardi, troppa sottovalutazione del problema. Aler ha dimostrato scarsa sensibilità e rispetto per queste persone particolarmente fragili che versano regolarmente un canone di affitto e una quota di spese mensili incluso l'ascensore. Purtroppo questo dimostra tutti i limiti nella gestione delle abitazioni del Quartiere Tessera”.

“E quindi ci chiediamo – prosegue Pulice – ma se non si riesce ad intervenire prontamente su un ascensore, che dovrebbe essere la normalità per un ente che gestisce case, come si possono gestire altre criticità con livello di complessità maggiore? Noi continuiamo a tenere alta l'attenzione sulle necessità del quartiere soprattutto con l'iniziativa #alertiamoci non daremo tregua finché non vedremo un cambio di passo”.

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