la cerimonia

Cesano a Marzabotto nell'80esimo anniversario della strage nazifascista

Alla commemorazione a Monte Sole erano presenti il Presidente Mattarella e quello della della Repubblica federale tedesca Steinmeier

Cesano a Marzabotto nell'80esimo anniversario della strage nazifascista
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Alla commemorazione di una delle più efferate stragi della Seconda guerra mondiale ieri a Marzabotto anche una folta delegazione di cesanesi guidata dal sindaco Marco Pozza e dal presidente della sezione ANPI-Giovanni Bertolini Leonardo Borrelli. Sono intervenuti i Presidenti della Repubblica italiana e della Repubblica federale tedesca.

Cesano a Marzabotto nell'80esimo anniversario della strage nazifascista

CESANO BOSCONE - Era il 29 settembre del 1944. Le truppe naziste guidate dal maggiore delle SS Walter Reder iniziarono un massacro che durò cinque giorni. Nessuno fu risparmiato. Nemmeno 217 bambini. Neanche uomini, donne e sacerdoti che non avevano mai imbracciato un’arma.

Domenica 29 settembre 2024, sulle note del “Silenzio”, è iniziata con la deposizione di una corona tra i ruderi della chiesetta di San Martino a Monte Sole, nella Città metropolitana di Bologna, la cerimonia commemorativa della strage di Marzabotto.

Cesano Boscone a Marzabotto alla commemorazione di una delle più efferate stragi della Seconda guerra mondiale

A ottant’anni da quello che viene considerato dagli storici come uno dei più efferati rastrellamenti nazisti in Europa durante la Seconda guerra mondiale, una folta delegazione di cesanesi si è recata domenica alle celebrazioni. Per l’amministrazione comunale, erano presenti il sindaco Marco Pozza, il vicesindaco Fulvio Paladini, l’assessore Aldo Guastafierro e la presidente del Consiglio comunale, Mara Rubichi.

Le parole del sindaco Pozza

"Oltre 770 civili inermi vennero uccisi dai nazifascisti – evidenzia il sindaco Marco Pozza – che provarono -invano- a fermare la spinta della Resistenza. Dimostrarono di essere delle bestie senza rispetto per la vita umana, sterminando bambini, uomini e donne. Oggi vedere insieme in questi luoghi il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e quello della Repubblica federale tedesca Frank Steinmeier fornisce un’immagine simbolica forte, un passaggio importante, di vero sentimento europeo che guarda al futuro, per fondare l’Europa sulle radici comuni di lotta contro i soprusi, le dittature e il rispetto dell’umanità, nella costante ricerca della pace".

A guidare la delegazione anche il presidente della sezione ANPI-Giovanni Bertolini di Cesano Boscone, Leonardo Borrelli.

"Questa mattina a Marzabotto – evidenzia Borrelli – abbiamo avuto l’occasione di riflettere nuovamente sul valore di una memoria concreta e condivisa. Ottant’anni fa le stragi di Marzabotto e Monte Sole hanno lasciato un segno doloroso non solo sugli abitanti del territorio, ma nell’Italia intera. Centinaia di persone, tra cui donne, anziani, ma soprattutto bambini e neonati, vennero uccisi barbaramente dai soldati nazisti, con la collaborazione attiva dei fascisti. Una strage – prosegue Leonardo Borrelli – che dimostra la corresponsabilità del fascismo e del nazismo e che oggi i due Presidenti hanno ribadito con chiarezza. Molto toccanti e sentite le scuse che il Presidente Steinmeier ha rivolto a nome del popolo tedesco, altrettanto commovente il richiamo all'unità e alla pace del nostro Presidente Mattarella".

Il nostro Presidente Mattarella e quello della Repubblica federale tedesca Steinmeier

"Siamo qui per ricordare – ha detto Sergio Mattarella – perché la memoria richiama responsabilità. Nella Seconda guerra mondiale si toccò il fondo dell'abisso. La barbarie, la cancellazione di ogni dignità umana".

E il Presidente federale tedesco ha detto: "In quei giorni dell’autunno 1944, gli uomini delle SS non
dimostrarono alcuna pietà, nessuna umanità. Oggi, qui davanti a voi, provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese, oggi vi chiedo perdono".

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