cesano boscone

Categorie protette: partito a Cesano il progetto di inserimento lavorativo per le persone disabili

La sperimentazione per il primo gruppo di dieci persone è partita nelle scorse settimane in un appartamento in via Tommaseo

Categorie protette: partito a Cesano il progetto di inserimento lavorativo per le persone disabili
Pubblicato:
Aggiornato:

La sperimentazione è iniziata in via Tommaseo con un progetto destinato a dieci persone con disabilità accolte in due appartamenti e guidate, in accordo con alcune imprese, in percorsi di inserimento lavorativo.

In casa per conquistare autonomia: al via il progetto di inserimento lavorativo per le persone disabili

CESANO BOSCONE - «Casa e autonomia – commentano il primo cittadino Salvatore Gattuso e l’assessora alle politiche sociali Mara Rubichi – sono le due parole chiave che guidano il nuovo progetto finanziato con i fondi del PNRR e che abbiamo deciso di avviare in partenariato con la Fondazione Istituto Sacra Famiglia. Un’idea innovativa che si basa sul principio che la difficoltà di una persona può essere una risorsa per un’altra».

La sperimentazione per dieci persone è iniziata in via Tommaseo

La sperimentazione per il primo gruppo è partita nelle scorse settimane in un appartamento in via Tommaseo, dove il primo cittadino Salvatore Gattuso e l’assessora Mara Rubichi si sono recati in visita all’inizio di marzo.

Attraverso una convenzione che sarà valida fino al 30 giugno 2026, è stato definito un progetto destinato a dieci persone già in carico ai servizi sociali comunali o al CPS. Per loro sono previsti percorsi di formazione professionalizzanti individuali, seguiti da esperti di una cooperativa, per garantire inserimenti lavorativi protetti.

Gli incontri organizzati dagli educatori

Da settembre dell’anno scorso, gli educatori che si occupano del supporto quotidiano ai partecipanti al progetto hanno organizzato diversi momenti di conoscenza, rivolti anche alle famiglie, sia durante la settimana sia nei week-end. Si tratta di persone tra i 28 e i 50 anni.

Sia l’alloggio di via Tommaseo, dove il progetto è stato avviato, sia quello di Monegherio, dove verrà accolto un altro gruppo di cinque persone, sono stati adeguati e allestiti con specifici interventi di messa in sicurezza e di domotica. Entrambi gli alloggi sono stati organizzati come una sorta di “palestra” per gli ospiti, con l’obiettivo di guidarli nella gestione autonoma della vita futura in rete con il proprio contesto sociale.

Seguirà poi un percorso lavorativo in azienda

Le persone coinvolte nel progetto vengono accompagnate in un percorso lavorativo nelle aziende che hanno aderito. L’intervento degli esperti della cooperativa prevede una focalizzazione sia sulla persona disabile e la sua famiglia, sia sull’impresa, che deve essere motivata ad accogliere, a comprendere i vantaggi di un tale inserimento lavorativo e a definire i necessari cambiamenti organizzativi.

«Attraverso i percorsi per l’autonomia – evidenza l’assessora Rubichi – prosegue l’impegno
dell’amministrazione comunale per le persone con disabilità e le loro famiglie, dopo che negli scorsi anni abbiamo attivato misure per il “Dopo di noi” a favore di giovani tra i 20 e i 40 anni».

Seguici sui nostri canali