Caso Bricoman | Il Tar respinge la domanda di sospensiva

Il commento del sindaco bottero: "Eravamo prima e siamo ancora convinti di aver agito seriamente e nel rispetto delle regole e dei diritti".

Caso Bricoman | Il Tar respinge la domanda di sospensiva
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Caso Bricoman | Il Tar respinge la domanda di sospensiva.

Caso Bricoman | Il Tar respinge la domanda di sospensiva

TREZZANO SUL NAVIGLIO - Richiesta di sospensiva negata e risarcimento non dovuto. Questa, in poche parole, la decisione del Tar della Lombardia che nei giorni scorsi si è pronunciato sui ricorsi presentati dalle società Bricoman Italia s.r.l. e Giardino dei Ronchi s.r.l. che chiedevano al Comune di Trezzano sul Naviglio “l’annullamento previa sospensione dell’efficacia” della variante del Piano di governo del Territorio approvato a ottobre 2017 dal Consiglio comunale. In quell’occasione è stato stralciato il cambio di destinazione d’uso dell’area Cascina Antonietta (o meglio, il sub ambito b), accogliendo i pareri espressi da Regione Lombardia e Città Metropolitana.

Nessuna sospensione

La decisione definitiva si avrà solo al momento della decisione sul merito del ricorso ma al momento il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha ritenuto che le società non abbiano motivato in modo adeguato la richiesta di danni che il Comune avrebbe loro causato e che l’opera risulta ancora lontana dalla fase esecutiva. Su questi presupposti, e in considerazione del fatto che la misura cautelare era richiesta al di fuori delle ipotesi consentite dalla legge, i giudici del Tar hanno deciso di non concedere la misura cautelare richiesta. Di conseguenza al momento il Comune non deve alcun risarcimento all’operatore.

Le parole del sindaco Bottero

“La decisione del Tar – commenta il sindaco Fabio Bottero – dimostra che l’Amministrazione comunale ha approvato una variante al Piano di governo del territorio che è da subito efficace. Giusto e doveroso da parte nostra, nell’approvazione della variante, tenere conto dei pareri di Regione e di Città Metropolitana. Ad ogni modo questo primo positivo passaggio non cambia il nostro stato d’animo. Eravamo prima e siamo ancora convinti di aver agito seriamente e nel rispetto delle regole e dei diritti. Continuiamo a lavorare per il nostro Comune con immutato entusiasmo e impegno e a vivere con fiducia questa causa”.

“Come ho sempre affermato – aggiunge il sindaco – eravamo favorevoli all’intervento di Cascina Antonietta soprattutto per la possibilità di fornire un rilevante impulso occupazionale al nostro territorio (si parlava di circa 100 assunzioni) e soprattutto di avviare una generale riqualificazione della zona e dello svincolo della tangenziale che resta una nostra priorità a prescindere da ogni tipo di intervento urbanistico.

Noi infatti continuiamo, come fatto fin dal nostro insediamento, a dialogare con Città Metropolitana e Serravalle perché intervengano, essendo gli unici Enti competenti. Nell’ultimo incontro, Città Metropolitana ha fornito una prima apertura per l’inserimento delle opere a bilancio del 2019. L’Amministrazione comunale non lascerà nulla di intentato in tale direzione perseguendo con determinazione tutte le azioni che porteranno a raggiungere l’obiettivo”.

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