Cartelle falsificate per nascondere la morte dei pazienti e maltrattamenti in rsa: 8 responsabili
Rinvio a giudizio per operatori, imprenditori, medici e infermiera della rsa Sereni Orizzonti: ospiti lasciati morire senza cure mediche.
Cartelle falsificate per nascondere la morte dei pazienti e maltrattamenti in rsa: 8 responsabili.
Cartelle falsificate per nascondere la morte dei pazienti e maltrattamenti in rsa: 8 responsabili
RODANO - I carabinieri della Compagnia di Cassano d’Adda, con la collaborazione delle locali stazioni, hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura di Milano nei confronti di otto persone (due imprenditori, una dipendente amministrativa, quattro medici e un’infermiera), indagati a vario titolo per il reato di maltrattamenti contro conviventi in concorso, nei confronti degli ospiti della rsa “Sereni Orizzonti” di Rodano, che fa parte del Gruppo “Sereni Orizzonti 1 spa” con sede legale a Udine.
Indagini partite nel novembre 2018
Le indagini, condotte dalla Tenenza di Pioltello e dal Nucleo Operativo Radiomobile di Cassano d’Adda, sono scaturite dalla denuncia sporta nel novembre 2018 da due operatrici socio-sanitarie della rsa per episodi di mobbing ai loro danni da parte dell’infermiera con qualifica di capo sala, indagata nel procedimento. Nella stessa denuncia, le due operatrici avevano manifestato i propri sospetti per la recente morte di sei ospiti della struttura, deceduti a seguito di carenza di cure del personale sanitario.
Telecamere e intercettazioni ambientali all’interno della residenza
L’attività investigativa, condotta anche con l’installazione di telecamere e intercettazioni ambientali all’interno della residenza, ha consentito di accertare gravi responsabilità della direzione del gruppo nell’aver accettato dal luglio 2018 (data di apertura della residenza) un numero elevato di pazienti in gravi condizioni di salute che avrebbero richiesto assistenze e cure intensive, malgrado la consapevole inadeguatezza delle risorse e delle capacità professionali del personale assunto. Una carenza che si era evidenziata soprattutto negli orari notturni, con la presenza in numerose occasioni di due soli operatori sanitari, in nessun caso personale medico e occasionalmente personale infermieristico.
Ospiti maltrattati e omesse terapie
Nel corso delle indagini, durate fino al febbraio 2019, sono stati contestati a vario titolo agli indagati episodi di maltrattamenti ai danni di 22 degenti: omesse terapie e cure mediche (come carenza di idratazione o alimentazione) e “deliberata indifferenza verso i bisogni degli stessi”, dicono gli inquirenti, deceduti tra il luglio e il gennaio 2019 quasi tutti all’interno della rsa. Lo scenario preoccupante emerso nel corso delle indagini ha portato gli investigatori, in collaborazione con personale ispettivo dell’Ats, a intervenire in alcuni casi a sostegno dei pazienti più critici, favorendo la ricollocazione di alcuni in strutture ospedaliere.
Cambio dei responsabili della rsa all'inizio 2019
Le ispezioni, unite alle testimonianze di alcuni dei dipendenti della struttura, ha indotto la Direzione di Udine a cambiare a inizio del 2019 i responsabili della rsa di Rodano, adottando una nuova politica di assunzione e trattamento dei pazienti. Inoltre, nei confronti della Direttrice Sanitaria pro-tempore e della capo sala è stato contestato il reato di falsità ideologica commessa dal Pubblico Ufficiale in atti pubblici per aver falsificato in occasioni diverse i diari clinici di due degenti deceduti nella struttura, registrando circostanze non veritiere.
Nell'ottobre 2019 una condanna per il reato di truffa aggravata sul Gruppo “Sereni Orizzonti 1 spa”
L’infermiera aveva addirittura omesso di aver effettuato una manovra di bronco-aspirazione che aveva portato al decesso di un degente. Nell’ottobre del 2019, il Gruppo “Sereni Orizzonti 1 spa” di Udine era stato al centro di un’indagine della Guardia di Finanza del capoluogo del Friuli che aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai danni di otto persone, tra cui il titolare della società e una delle odierne indagate, per il reato di truffa aggravata.
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