Cambio gestione Parco Sud, il sindaco Negri: "Blitz fallito, ora coinvolgere i sindaci"
Un fronte compatto si è schierato contro la proposta di riforma: la maggioranza dei sindaci, Città Metropolitana, associazioni ambientaliste, Federparchi, alcune rappresentanze del mondo agricolo e oltre 5mila cittadini che hanno sottoscritto petizioni online.
Il progetto di legge per il cambio di gestione del Parco Sud si è arrestato in Regione, il sindaco Negri: "Blitz fallito, ora coinvolgere i sindaci".
Cambio gestione Parco Sud: non ci sarà il passaggio di competenze alla Regione (per ora)
CESANO BOSCONE – Si torna a parlare del contestato passaggio della gestione del Parco Agricolo Sud Milano da Città metropolitana a Regione. Un cambiamento che il centro destra ritiene migliorativo, con una più concreta organizzazione e gestione, ma che il centro sinistra disapprova, paventando un’esclusione dei sindaci in ogni forma di condivisione.
Il sindaco Negri: "Blitz fallito in Regione"
“È fallito il blitz – racconta il sindaco di Cesano Boscone Simone Negri e consigliere in Città metropolitana –. Diversamente dalle previsioni, il discusso PDL sul Parco Agricolo Sud Milano non è stato approvato dal consiglio regionale ma si è fermato all’esame della commissione competente. Doveva essere un blitz nelle intenzioni del destra-destra. Non lo è stato.
L’iter, oltre a essere bloccato dagli uffici regionali del Servizio Legislativo per una serie debolezze e carenze evidenti del testo, ha risentito del fronte compatto che si è schierato contro la proposta di riforma: la maggioranza dei sindaci del Parco, Città Metropolitana, consigli comunali che si sono espressi attraverso mozioni, partiti, associazioni ambientaliste, Federparchi, alcune rappresentanze del mondo agricolo e oltre 5mila cittadini che hanno sottoscritto petizioni online. Molte le perplessità emerse anche nel corso delle audizioni in regione da parte di una molteplicità di soggetti”.
"Allargare la discussione coinvolgendo i sindaci"
Secondo il consigliere, ora “è tempo di fermarsi e di ragionare, come chiedevamo da principio. La giunta regionale faccia il primo passo: allarghi la discussione ai sindaci dei territori coinvolti. Ancora non abbiamo ricevuto una risposta dal Presidente Fontana e dall’assessore Rolfi. Gli scrivemmo a inizio maggio in 43 sindaci su 60 per fermare questa proposta di legge che incredibilmente marginalizza i comuni e la città metropolitana rispetto alla governo del Parco Agricolo Sud Milano e nel frattempo scarica proprio sugli enti locali maggiori costi di gestione, senza una visione chiara sul destino di questa realtà peculiare dell’area milanese, rilevante per le produzioni agricole, come polmone verde in simbiosi con la città, come argine allo sviluppo urbanistico scellerato”.