troppo vicino alle scuole

Buccinasco dice no all'antenna di Iliad in via Scarlatti

"Laddove il Comune ha la proprietà delle aree nega le autorizzazioni, non lo può fare se si tratta di aree private o concesse ad altri", spiega il sindaco

Buccinasco dice no all'antenna di Iliad in via Scarlatti
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L'amministrazione comunale di Buccinasco ha condiviso con il Gruppo CAP di interrompere l’installazione richiesta da Iliad Itala Spa e ha invitato le parti a un incontro per valutare possibilità alternative.

Via Scarlatti: il Comune non vuole l'antenna

BUCCINASCO -  Il Comune di Buccinasco è contrario alla realizzazione della nuova Stazione Radio Base per rete di telefonia mobile di Iliad Italia Spa in via Scarlatti.

Un no deciso

La posizione dell’Amministrazione è chiara fin da quando la società di telefonia nel mese di settembre ha presentato l’istanza di installazione. L’area su cui dovrebbe sorgere l’antenna è in concessione al Gruppo CAP, la società che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano che, in base a una vecchia convenzione, ha la facoltà di cedere gli spazi.

Troppo vicino alle scuole

L'Amministrazione comunale non ritiene opportuna l’installazione, perché prevista nelle vicinanze dell’asilo nido "La Perla" e della scuola secondaria di primo grado Rita Levi Montalcini. Inoltre, nell’area a ridosso del sito gestito da CAP, oggi oggetto di bonifica ambientale dopo il ritrovato dell’amianto nel terreno, l’Amministrazione comunale ha intenzione di realizzare un campus sportivo destinato agli studenti della scuola e alle associazioni sportive.

La posizione del sindaco

"Da mesi – spiega il sindaco Rino Pruiti – i nostri uffici lavorano per gestire questa istanza ed evitare la realizzazione dell’antenna nell’area di via Scarlatti, che chiaramente non vogliamo, vista la vicinanza a scuola, asilo e un’area da dedicare allo sport. Abbiamo condiviso con il Gruppo CAP di interrompere l’installazione e abbiamo invitato le parti a un incontro per valutare possibilità alternative.

Laddove il Comune ha la proprietà delle aree – conclude il sindaco – nega le autorizzazioni, non lo può fare se si tratta di aree private o concesse ad altri: purtroppo il Codice delle Telecomunicazioni (Decreto 259/2003) di fatto esautora i Comuni che spesso, come già accaduto a Buccinasco, perdono i ricorsi perché la legge tutela i diritti degli operatori e supera anche normative locali e strumenti urbanistici".

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