pro e contro

Borse di studio per gli studenti, ma c’è dibattito sulle modalità. Nuove tariffe per la refezione scolastica

Tutti hanno apprezzato l’istituzione delle borse di studio ma con pensieri differenti sulle modalità e i criteri di applicazione: ecco le diverse posizioni sulla vicenda

Borse di studio per gli studenti, ma c’è dibattito sulle modalità. Nuove tariffe per la refezione scolastica

Tutti favorevoli all’iniziativa, ma con pensieri diversi sulle modalità. Divide l’opinione dei cittadini e dei rappresentanti politici il progetto “Borse di studio” avviato dal Comune di Trezzano sul Naviglio.

Borse di studio per gli studenti, ma c’è dibattito sulle modalità. Nuove tariffe per la refezione scolastica

TREZZANO SUL NAVIGLIO – “Le candidature sono aperte fino al 30 settembre – spiegano dal Comune –. Non solo diritto allo studio, ma anche valorizzazione del merito: la Giunta ha approvato la delibera per l’assegnazione delle Borse di Studio, grazie all’impegno dell’assessore all’Istruzione Mattia di Bisceglie. Il fondo complessivo è di 14.500 euro. L’obiettivo è premiare l’impegno scolastico, sportivo e formativo dei nostri giovani”.

Le borse di studio previste e i requisiti necessari

Ecco le suddivisioni: 5 borse di studio da 500 euro per la scuola secondaria di primo grado; 5 borse da 500 euro per la scuola secondaria di secondo grado; 5 borse da 500 euro per i diplomati, 5 borse da 300 euro per l’ambito di formazione professionale e 10 borse da 300 euro per meriti sportivi.

I requisiti sono: il rendimento scolastico e la continuità formativa (con iscrizione all’anno successivo), con documentazione completa.

L’assessore Di Bisceglie: “vogliamo riconoscere impegno, talento e passione di chi si distingue nello studio e nello sport”

“Abbiamo istituito le borse di studio scolastiche e sportive per premiare i nostri ragazzi più meritevoli: vogliamo riconoscere l’impegno, il talento e la passione di chi si distingue nello studio e nello sport – ha commentato l’assessore Di Bisceglie –. Crediamo nelle nostre eccellenze e vogliamo sostenerle. Abbiamo stanziato 15mila euro per queste borse di studio, perché premiare il merito è importante. Ma questo non significa lasciare indietro chi è più in difficoltà. Come Amministrazione, investiamo oltre 800mila euro per garantire assistenza educativa ai ragazzi più fragili, perché nessuno deve restare indietro.

Abbiamo inoltre aumentato il budget per laboratori e corsi extrascolastici, oltre a potenziare gli interventi di manutenzione ordinaria negli edifici scolastici, per offrire spazi sicuri e stimolanti. Valorizzare il merito, sostenere chi ha bisogno, costruire opportunità per tutti. Questo è il nostro impegno per i giovani e per il futuro di Trezzano”.

Le voci critiche

Come si diceva, tutti hanno apprezzato l’istituzione delle borse di studio ma con pensieri diversi sulle modalità e i criteri di applicazione. L’opposizione, insieme ad alcuni cittadini, ha infatti contestato i requisiti per partecipare al bando che non tengono conto del reddito familiare.

“Il reddito dei genitori fa la differenza sulle possibilità che questa disponibilità aiuti nel proseguire gli studi. Concordo sulle borse di studio – commenta la consigliera Sandra Volpe – ma non mettere la possibilità, a parità di merito, di aiutare chi ha un reddito familiare più basso lo ritengo sbagliato e squalifica in parte questa bella iniziativa”.

C’è, infatti, chi pensa che le borse di studio debbano andare, con precedenza a parità di requisiti ottenuti, agli studenti con meno possibilità economiche e chi, invece, sostiene che ogni giovane debba avere pari opportunità di partecipazione e assegnazione, indipendentemente dal reddito familiare.

E quelle favorevoli

“Si tratta di un riconoscimento anche di valore morale, non solo monetario, quindi avere la precedenza per Isee basso sarebbe ingiusto nei confronti dei bimbi”, hanno commentato alcuni cittadini, favorevoli ai criteri stabiliti dall’Amministrazione.

Nuove tariffe per la refezione scolastica

Riguardo il tema scuola, il Comune ha pubblicato un’altra comunicazione, riguardo la refezione scolastica:

“Abbiamo una buona notizia – ha scritto il Comune sui social –: con l’emissione del bollettino mensa, verrà applicata una detrazione di 0,32 euro per ogni pasto consumato nel periodo gennaio-giugno 2025 per gli utenti in fascia massima e in misura proporzionale per le fasce dalla seconda alla sesta. Stessa misura anche per i Centri estivi e gli Oratori estivi, con detrazioni sui pasti effettivamente consumati”.

La petizione sui rincari e la reazione alla misura

Sulla questione mensa, tra maggio e giugno, era stata avviata una petizione da parte di centinaia di genitori trezzanesi, in seguito “al rincaro di tutte le tariffe, per ogni fascia Isee – si leggeva sulla petizione, sottoscritta da oltre 600 persone –. Desideriamo esprimere rammarico e delusione per come il Comune ha liquidato in maniera inconcludente le istanze emerse”.

In particolare, ai temi sollevati “non c’è stata risposta concreta”, hanno sottolineato i genitori, proseguendo: “Meritiamo di essere presi seriamente in considerazione e non ci riteniamo soddisfatti dell’esito dell’ultima commissione. Chiediamo risposte concrete alle nostre istanze”.

Uno dei punti sollevati nei mesi scorsi dai genitori era, inoltre, la modalità della comunicazione da parte dell’Amministrazione sugli aumenti delle tariffe.

La risposta del Comune

L’assessore Di Bisceglie, rispondendo a un commento sulla pagina Facebook istituzionale, ha chiarito che “abbiamo trovato a bilancio le risorse necessarie. Le attrezzature – riferendosi al Centro cottura, ndr – sono già state acquistate e in parte pagate. Le attrezzature sono state pagate dall’azienda di ristorazione e il contratto prevedeva che il loro costo venisse spalmato sui buoni mensa durante i cinque anni di appalto. Abbiamo stanziato altri 60mila euro per coprire questa differenza e saldare Cir Food. Risorse che si aggiungono ai 150mila euro circa per coprire da luglio a dicembre dello scorso anno”.