l'intervento del gruppo cap

Biodiversità, a rischio l’Oasi Smeraldino: l'acqua del depuratore per i rospi smeraldini

La scarsità di precipitazioni ha provocato l’evaporazione delle pozze spontanee in cui il rospo smeraldino trovava le condizioni ideali per riprodursi 

Biodiversità, a rischio l’Oasi Smeraldino: l'acqua del depuratore per i rospi smeraldini
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L'emergenza provocata dalla siccità colpisce anche l’Oasi Smeraldino prosciugando le pozze spontanee dove vive il rospo smeraldino e dove trova le condizioni ideali per riprodursi. In soccorso arriva l'acqua del depuratore del Gruppo Cap.

Oasi Smeraldino a rischio per la siccità

ROZZANO - All’Oasi Smeraldino di Valleambrosia è in corso un intervento per la salvaguardia delle pozze d’acqua dove vive il piccolo anfibio da cui l’oasi naturale prende il nome, il rospo smeraldino.

L'acqua per i rospi smeraldini arriva col depuratore

La proliferazione di questo ospite fisso dell’area naturale protetta è in pericolo a causa della siccità. La scarsità di precipitazioni ha provocato infatti l’evaporazione delle pozze spontanee in cui il rospo smeraldino trovava le condizioni ideali per riprodursi. A lanciare l’allarme sono stati i volontari dell’Oasi Smeraldino, ponendo l’attenzione sulle conseguenze che questo fenomeno può avere sul più ampio equilibrio eco ambientale dell’area e sulla conservazione della biodiversità.

Il Comune accoglie subito l'appello dei volontari

L’ufficio ecologia e protezione degli animali del Comune si è prontamente attivato e ha contattato il Gruppo Cap che gestisce il depuratore di Rozzano, la cui acqua viene già usata per l’irrigazione dei campi, trovando un accordo in base al quale una parte di acqua depurata, e non potabile, sarà donata all’Oasi Smeraldino per riempire la pozza d’acqua protetta dove tradizionalmente i rospi smeraldini depongono le uova.

Il sindaco di Rozzano

“È un gesto di grande attenzione non solo per la salvaguardia e il riuso intelligente della risorsa idrica ma anche per salvaguardare in modo concreto l’ambiente e i suoi delicati equilibri vitali – commenta il sindaco Gianni Ferretti –. Si tratta di un esempio positivo di collaborazione costruttiva tra Istituzioni su un tema, quello ambientale, che è sempre più rilevante per tutti”.

Altri interventi previsti nei prossimi giorni

Il Gruppo Cap ha già effettuato un primo intervento con un’autobotte dotata di pompa per riempire la pozza e raggiungere i centimetri di acqua necessari agli anfibi e, nelle prossime settimane, sono previsti altri interventi in base alle necessità e alle condizioni climatiche. Per ogni intervento si stima l’uso di circa 10mila litri d’acqua.

L'assessore Galeone ringrazia il Gruppo Cap

“I nostri spazi naturali sono patrimonio di tutti ed è nostro dovere come Comune proteggerli in modo sostenibile e duraturo – commenta Lucia Galeone, assessore all’Ambiente e alla Tutela degli animali - ringrazio il Gruppo Cap per la grande disponibilità dimostrata e tutti i volontari dell’Oasi Smeraldino che hanno il merito di mantenere monitorata la conservazione della biodiversità e delle reti ecologiche”.

Anche la presidente dell’associazione APE Natura si unisce ai ringraziamenti

Anche da Catia Acquaviva, esperta naturalista e presidente dell’associazione APE Natura che gestisce l’Oasi Smeraldino, arrivano i ringraziamenti al Comune e al Gruppo Cap. “L’acqua è ambiente di vita - spiega - le aree umide e gli ecosistemi acquatici rivestono un ruolo prioritario ai fini della conservazione della biodiversità. Oltre agli anfibi e alle piante acquatiche, vi sono tantissime altre specie che usufruiscono delle piccole aree umide, come per esempio le libellule, e molti insetti come le api”.

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