la polemica social

"Bambini in mensa chiedono solo pasta e prosciutto, abituati in famiglia". Scoppia la polemica per il post del Comune

L'accesa discussione è scaturita da un post pubblicato sui social dal Comune a margine di una visita dell’assessore Marinella Setti alla scuola primaria Rodari per testare il nuovo servizio mensa.

"Bambini in mensa chiedono solo pasta e prosciutto, abituati in famiglia". Scoppia la polemica per il post del Comune
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A Opera scoppia la polemica social per un post del Comune a margine della visita dell’assessore Marinella Setti alla scuola primaria Rodari.

La polemica per il post del Comune

OPERA – Accesa polemica scaturita da un post pubblicato sui social dal Comune di Opera. Si tratta del resoconto di una visita dell’assessore Marinella Setti alla scuola primaria Rodari per testare il nuovo servizio mensa.

L’assessore Marinella Setti alla scuola primaria Rodari

Un sopralluogo positivo, secondo il post e il racconto, che mette in evidenza il buon lavoro di Vivenda, vincitrice dell’appalto mensa. “Ottima organizzazione – ha riportato Setti –, i bambini vengono assistiti passo passo. Ho assaggiato le pietanze e constatato la qualità degli alimenti bio e a chilometro zero. L’area per le diete speciali è separata. Pulizia e ordine posso garantire che sono assicurati. Confrontandomi con un insegnante, ho avuto conferma che il servizio funziona e la gestione è molto buona”. Fin qui, tutto bene. Nessuna contestazione.

Lo "scandalo" dell'ultimo paragrafo

Ma è l’ultimo paragrafo del post a sollevare le polemiche e decine di commenti. “Nonostante la varietà dei menu, i bambini richiedono spesso pasta in bianco e prosciutto cotto. Un segno, questo, che forse deriva dalle abitudini alimentari di casa”. Ed ecco scoppiare la polemica. I genitori hanno contestato l’ultima frase, che, a loro avviso, darebbe la “colpa” di una richiesta diversa da quella proposta dal menu da cattive abitudini alimentari seguite in famiglia.

La reazione dei genitori

“Come si permette di giudicare ciò che si mangia a casa – il tenore di molti commenti – forse dovrebbero fare una riflessione sulle portate, non certo additare le famiglie e giudicarle senza neanche conoscere le abitudini”. “Se i bambini chiedono pasta in bianco e prosciutto è più facile credere che le famiglie non siano in grado di educarli a tavola piuttosto di pensare che i pasti non siano così appetibili? Prima di puntare il dito bisognerebbe fare autocritica”.

D'accordo con loro anche il consigliere Pozzoli

La pensa così anche il consigliere di opposizione Alberto Pino Pozzoli che ha sottolineato come il post criticato sia sparito poche ore dopo la pubblicazione. “Inutile additare le famiglie – ha evidenziato – bisognerebbe prima giudicare se stessi e il proprio lavoro”.

La risposta del sindaco

Il sindaco Barbara Barbieri Verga ha replicato: “Chi vede un’accusa in quella frase forse si sente in colpa per qualcosa. Era riportata una constatazione più che un giudizio o un’accusa. Si deve vedere il losco a tutti i costi? Non c’è scritto che i genitori sono colpevoli né vengono giudicate le modalità adottate dalle famiglie”.

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