Azione legale del Comune per rientrare in possesso di una casetta al campo sinti
Il Comune dopo aver dato un sostegno alla famiglia e un contributo economico affinché trovasse casa, chiede ora che l’ex proprietario della casetta al campo sinti restituisca la struttura mobile.
Azione legale del Comune per rientrare in possesso di una casetta al campo sinti.
Azione legale del Comune per rientrare in possesso di una casetta al campo sinti
BUCCINASCO – “Una decisione importante e coerente con la volontà politica dell’Amministrazione Pruiti di accompagnare le famiglie di etnia sinta di Buccinasco in un percorso di integrazione sociale, lavorativa e abitativa. Obiettivo: il superamento della residenza al quartiere Terradeo e l’autonomia delle famiglie attraverso progetti educativi e di sostegno al lavoro”, scrive il Comune in una nota per spiegare la decisione di intraprendere un’azione legale per rientrare in possesso di una casa mobile del quartiere, attualmente occupata in modo improprio.
La famiglia oggi risiede in un alloggio
“Grazie all’assistenza di un avvocato, si intende quindi procedere allo sgombero della struttura”, precisano dal Comune. “Il nucleo familiare del titolare della casetta mobile – spiega il sindaco Rino Pruiti – oggi risiede ad Abbiategrasso, in un alloggio ottenuto grazie al sostegno della nostra Amministrazione che ha avviato a dicembre un progetto rivolto in primo luogo ai minori che prevede espressamente il ricongiungimento dell’intera famiglia, a cui abbiamo destinato anche un contributo economico finalizzato al pagamento delle rate di affitto dell’appartamento ad Abbiategrasso”.
Il Comune chiede la restituzione della casetta mobile
In sostanza, quindi, il Comune dopo aver dato un sostegno alla famiglia e un contributo economico affinché trovasse casa, chiede ora, per vie legali, che l’ex proprietario della casetta al campo di via dei Lavoratori restituisca la struttura mobile. “Come abbiamo ribadito e condiviso in Consiglio comunale – aggiunge Martina Villa, presidente del Consiglio comunale con delega all’Integrazione sociale – il nostro impegno è la reale integrazione dei nostri concittadini oggi residenti al quartiere Terradeo. Per questo fin dall’inizio del mandato abbiamo avviato con il settore Servizi alla persona un lavoro quotidiano di progettazione sociale, partendo dall’analisi di punti di forza e criticità di ogni nucleo familiare e il controllo delle residenze (non si concedono nuove residenze né può richiederle chi ha lasciato il quartiere).
Il percorso di integrazione sociale, lavorativa e abitativa
Stiamo dunque accompagnando alcuni nuclei familiari verso situazioni abitative più stabili (dall’housing sociale all’ottenimento della casa popolare) e percorsi lavorativi che consentiranno loro l’autonomia. Entro la fine dell’anno saranno già tre, tra cui il nucleo familiare che, quindi, non ha più bisogno della casetta mobile al Terradeo”. “In parallelo, come è noto – conclude Martina Villa – al Comune spetta il compito di occuparsi della questione urbanistica, per cui si è stabilito il trasferimento dei cittadini ancora residenti nel quartiere in un’altra area (fuori dai confini del Parco Sud): una soluzione temporanea, in vista di una progressiva e totale integrazione residenziale e lavorativa per tutti, con un’attenzione particolare per i minori”.
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