L'impegno di Avis: crescita dei donatori ma "ora ci servirebbe una sede adeguata"

Un’associazione ormai storica sul territorio: Avis si prepara, nel 2021, a festeggiare i 65 anni.

L'impegno di Avis: crescita dei donatori ma "ora ci servirebbe una sede adeguata"
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L'impegno di Avis: crescita dei donatori ma "ora ci servirebbe una sede adeguata".

L'impegno di Avis: crescita dei donatori ma "ora ci servirebbe una sede adeguata"

CORSICO – Ogni giorno in Italia servono 1.800 sacche di sangue. Lo dice Avis che si impegna nella raccolta per aiutare gli ospedali con diverse iniziative, anche sul territorio del sud Milano, grazie alle sezioni locali. Quella di Corsico, presieduta da Benito Scavone, ha di recente organizzato la raccolta con l’autoemoteca: “Domenica scorsa – racconta il presidente – abbiamo raggiunto il numero di ben 27 donazioni, acquisendo anche diversi nuovi donatori, arrivando coì al tetto di 700 donazioni annuali. Vogliamo ringraziare tutti, insieme ai volontari e a coloro che hanno collaborato. Un particolare ringraziamento al sindaco Stefano Ventura per aver partecipato, anche come donatore, e a don Domenico per l’ospitalità”.

Il gruppo, pronto a festeggiare i 65 anni di attività, cerca una sede più consona all'attività che svolge

Un’associazione ormai storica sul territorio: Avis si prepara, nel 2021, a festeggiare i 65 anni. Un impegno costante che passa attraverso iniziative, progetti, eventi e raccolte straordinarie. Duro lavoro che ha però portato buoni frutti: negli ultimi anni le donazioni sono in costante aumento. Ma non è mai abbastanza: il fabbisogno, soprattutto in tempi di crisi, è sempre alto. Per questo, il gruppo cerca una sede “più adeguata per la nostra importante attività – ancora Scavone –. Il nostro compito potrebbe essere agevolato se avessimo a disposizione un luogo dove poter operare al meglio, supportati dai volontari”. Quello che chiede il presidente, è una sede più ampia rispetto a quella odierna (in via Buozzi) e in una zona visibile, magari centrale di Corsico, perché “per farci conoscere e raccogliere donatori dobbiamo farci vedere – spiega il presidente –, l’attività deve essere valorizzata”.

Anche il sindaco Ventura ha partecipato alla donazione della scorsa domenica

Il sindaco Stefano Ventura, anche in virtù del suo impegno come donatore, sostiene le iniziative di Avis ma precisa che “le assegnazioni delle sedi vanno fatte seguendo un iter burocratico preciso, non sono io a decidere cosa dare e a chi – spiega Ventura –. A Corsico ci sono oltre 150 associazioni, ognuna con il proprio valore e importanza. Per tutte siamo disponibili e apertissimi al dialogo. Come ho già spiegato al presidente di Avis, le assegnazioni devono passare attraverso procedure specifiche, ancora più rigorose se si tratta di beni confiscati come quello in via Cavour che è diventato biblioteca dei bambini. Il regolamento per l’assegnazione dei beni confiscati, modificato e approvato dalla commissaria prefettizia, stabilisce regole specifiche e non si possono assegnare gli immobili senza seguirle”.

Al lavoro per un nuovo regolamento che disciplina le associazioni

Ventura ci tiene tuttavia a specificare, e anticipare, che “stiamo lavorando per applicare delle modifiche al Regolamento che disciplina le associazioni, per rendere più snelle le procedure e semplice la vita di realtà importantissime per il territorio”.

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