un test riuscito

Auto senza conducente percorre 8 km sull’A7, Raimondo (FDI): “Servono regole chiare per accompagnare l’innovazione”

Alla sfida vinta della city car che viaggia da sola sull’autostrada era presente anche l'on Raimondo che ha recentemente presentato in Commissione una risoluzione sulla guida autonoma

Auto senza conducente percorre 8 km sull’A7, Raimondo (FDI): “Servono regole chiare per accompagnare l’innovazione”
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Una city car elettrica, senza conducente né controllo remoto, ha percorso in autonomia un tratto di 8 km sull'autostrada Milano Serravalle. E' successo mercoledì 7 maggio, la vettura ha gestito da sola accelerazioni, frenate e cambi di corsia grazie a sensori e software intelligenti.

Auto senza conducente percorre 8 km sull’A7: primo test riuscito

ASSAGO - Il test si è svolto tra la fermata M2 di Famagosta e Cantalupa (accesso all'A7), nell'ambito del progetto Serravalle Future Drive, sviluppato da Milano Serravalle e il Politecnico di Milano (team AIDA), con il supporto tecnico di Fassina.

L’auto ha affrontato con successo condizioni di traffico reali, dimostrando l’efficacia della guida autonoma anche in scenari complessi. L'iniziativa punta a realizzare in futuro navette autonome per ridurre il traffico urbano e potenziare l’integrazione con il trasporto pubblico.

All'esperimento di guida autonoma era presente anche l'on. Raimondo

A margine dell’evento che si è svolto a Milano su un tracciato dedicato alla sperimentazione della guida autonoma dalla stazione della Metropolitana M2 di Famagosta fino al punto di accesso dell’Autostrada A7 in direzione Milano era presente anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Trasporti della Camera, l’on. Fabio Raimondo che ha dichiarato:

“Oggi, ad Assago, ho partecipato a "Serravalle Future Drive", iniziativa promossa da Milano Serravalle – Milano Tangenziali in collaborazione con il Politecnico di Milano, assistendo a una dimostrazione su strada di un veicolo a guida autonoma. Un’esperienza concreta che conferma come ricerca e innovazione possano trasformare radicalmente la mobilità, rendendola più sicura, sostenibile e accessibile”.

“Proprio per questo – prosegue Raimondo – ho recentemente presentato in Commissione una risoluzione che verrà discussa nelle prossime settimane, con l’obiettivo di colmare il vuoto normativo che oggi impedisce lo sviluppo pieno della guida autonoma nel nostro Paese. È il momento di costruire un quadro chiaro e lungimirante, che accompagni questa rivoluzione tecnologica”.

La richiesta al governo: aggiornare il Codice della strada

La risoluzione impegna il Governo ad aggiornare il Codice della strada, includendo tra i veicoli riconosciuti anche quelli dotati di sistemi di guida autonoma, in linea con la Convenzione di Vienna e con i regolamenti europei. Inoltre, chiede l’elaborazione di un Piano nazionale per la guida autonoma, che coinvolga imprese, enti di ricerca e operatori del settore nella definizione di una strategia integrata per la mobilità del futuro, e la previsione di incentivi per sperimentazione, produzione e diffusione di tecnologie connesse all’autonomous driving.

“La mobilità del futuro non è più una prospettiva lontana, ma una realtà che dobbiamo governare oggi – conclude Raimondo –. Serve una visione strategica e la volontà politica di accompagnare il cambiamento, per garantire al nostro Paese un ruolo da protagonista nell’innovazione e nella sostenibilità", conclude Raimondo.

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