Gli appartamenti sottratti alle mafie diventano alloggi per chi è in difficoltà economica

Tre gli alloggi che il Comune di Cesano ha deciso di risistemare, con un investimento da 86mila euro, per rimetterli a disposizione della comunità.

Gli appartamenti sottratti alle mafie diventano alloggi per chi è in difficoltà economica
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Gli appartamenti sottratti alle mafie diventano alloggi per chi è in difficoltà economica.

Gli appartamenti sottratti alle mafie diventano alloggi per chi è in difficoltà economica

CESANO BOSCONE – Da appartamenti della criminalità organizzata a posto sicuro per le famiglie che non hanno un tetto sotto cui stare.

Una spesa di circa 86 mila euro per la ristrutturazione

Tre gli alloggi che il Comune di Cesano ha deciso di risistemare, con un investimento da 86mila euro (metà arrivano da Regione Lombardia), per rimetterli a disposizione della comunità.

I tre alloggi sottratti alle organizzazioni criminali

Appartamenti sottratti a famiglie che hanno scritto le pagine nere della storia di questi territori, legati a organizzazioni criminali, a Cosa nostra, alla ‘ndrangheta. La casa di via Roma apparteneva ai Valle, quella di via De Amicis agli Zacco e quella di via dei Salici era di Salvatore Di Marco, legato ai potenti Guzzardi di Trezzano. Alla fine degli interventi di manutenzione e sistemazione, saranno utilizzati per scopi sociali, in adesione a un progetto strutturato per combattere l’emergenza abitativa. Uno dei tre appartamenti sarà a canone concordato, per andare incontro a chi, pur non rientrando nelle graduatorie per l’assegnazione delle case popolari per il reddito più alto, si trova ad affrontare la crisi economica dell’emergenza sanitaria.

Il commento dell'assessore Mara Rubichi

“La sottrazione di beni alle organizzazioni criminali e il loro riutilizzo per finalità sociali - commenta Mara Rubichi, assessore alle Politiche di welfare e per la casa - è sempre una doppia vittoria: restituisce alla comunità delle ricchezze accumulate in maniera illegale e rafforza le azioni di prevenzione e repressione delle mafie da parte dello Stato. Per questo siamo felici che i beni confiscati oggetto di ristrutturazioni saranno in particolare destinati a nuclei familiari con qualche difficoltà, aggiungendo un ulteriore tassello al grande lavoro di questi anni in tema di politiche abitative”.

La soddisfazione del sindaco Negri

“Siamo molto soddisfatti di questi finanziamenti - aggiunge il sindaco Simone Negri - che dimostrano l’ottimo lavoro degli uffici in un settore cui dobbiamo dedicare un’attenzione particolare, a maggior ragione per quanto sta emergendo dalle ultime indagini che ancora una volta segnalano una pesante presenza delle mafie sul territorio, cui noi per primi, come Pubblica Amministrazione, dobbiamo rappresentare gli anticorpi. Questi progetti corrispondono sia a una azione culturale e di sensibilizzazione, sia di contrasto alla criminalità organizzata e al suo essere anti Stato. Per questo abbiamo una responsabilità in più: benissimo i contribuiti e i lavori che faremo per manutenere questi appartamenti, ma dobbiamo dare continuità a questi progetti nel tempo. La vera sfida è garantire l’utilizzo sociale di questi beni negli anni, mettendoli al servizio delle fasce più deboli della nostra comunità. È lì che avremo un ritorno vero della nostra attività contro le mafie”.

Contratti di locazione a canone concordato

“Prosegue l’impegno dell’Ente anche per il rinnovo dell’accordo locale tra le associazioni degli inquilini e dei proprietari per contratti di locazione a canone concordato – precisano dal Comune –. L’intermediazione dell’Ente si è già rivelata fondamentale in altre occasioni, come nel caso della sottoscrizione dell’accordo che ha coinvolto il Sindacato Inquilini Casa e Territorio e la proprietà Palladium nella rinegoziazione dei canoni di locazione per famiglie in particolari difficoltà. Sono finora venti gli alloggi (di proprietà Palladium S.r.l.) in locazione a canone concordato assegnati tramite bando pubblico, grazie all’accordo sottoscritto dall’Ente con la società.

Il regolamento comunale per l’assegnazione in locazione a canone concordato

Il Comune ha inoltre anche approvato un regolamento per l’assegnazione in locazione a canone concordato degli alloggi di sua proprietà e ha avviato da tempo un percorso che porterà alla costituzione di un’Agenzia per l’abitare, nonché, in qualità di Ente capofila del Piano di zona corsichese, all’attivazione di uno Sportello dell’Agenzia della casa, la creazione di una Rete integrata dell’abitare e di un sistema informativo dedicato”.

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