Ancora scarichi abusivi di materiali edili, le Sentinelle Parco Sud: "Cambiare la normativa"
Questa volta si tratta di numerose “lastre di cartongesso, climatizzatori e altri rifiuti ingombranti" e sono stati scaricati davanti ad un cancello di Trezzano sul Naviglio
L'ennesimo vergognoso gesto di abbandono di rifiuti speciali, questa volta di lavori edili, sono stati trovati trovati davanti ad un cancello di Trezzano sul Naviglio: la video denuncia di una sentinella del Parco Sud.
Ancora scarichi abusivi di materiali edili, le Sentinelle Parco Sud: "Cambiare la normativa"
TREZZANO SUL NAVIGLIO – Una montagna di rifiuti scaricati, ancora una volta, tra via Boccaccio e via Kennedy.
Lo denunciano i volontari delle Sentinelle del Parco Agricolo Sud Milano che, girando per i territori, scovano e puliscono (dove possibile) là dove gli incivili scaricano i rifiuti di ogni tipo.
Il video di denuncia della Sentinella Antonio Sorrentino
Questa volta, si tratta di numerose “lastre di cartongesso, climatizzatori e altri rifiuti ingombranti – raccontano i volontari –. L’intervento per ripulire dove questi delinquenti hanno scaricato il materiale rappresenta un costo per tutta la collettività”
Secondo le Sentinelle del Parco Sud, “c’è bisogno di maggiori controlli. Così come si fanno gli accertamenti e le sanzioni ai condomini che non effettuano correttamente la raccolta differenziata, è necessario che le amministrazioni chiedano delle certificazioni di smaltimento materiali in seguito a operazioni edili. Il cartongesso, così come altri materiali speciali, va conferito in modo specifico e molte attività, per non pagare lo smaltimento, gettano gli scarti inquinando il territorio.
Smaltimento lavori edili: bisogna cambiare la normativa
Bisogna agire su tutti i fronti: le amministrazioni si devono impegnare a cambiare la normativa, affinché si renda obbligatorio presentare, per i lavori edili, i moduli che certificano i corretti smaltimenti. Il buonsenso – concludono le Sentinelle – deve esserci anche in chi commissiona i lavori, rivolgendosi a imprese che svolgono le attività con responsabilità. Ognuno deve fare la propria parte per far cessare questi scarichi che rappresentano un danno ambientale enorme e continui costi per la collettività”.