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All'inaugurazione del Salone del Mobile arriva anche la premier Meloni: "Non potevo mancare"

Arrivata in sneakers scherza sul suo outfit e dice: "Solo Santanché può mettere i tacchi qui"

All'inaugurazione del Salone del Mobile arriva anche la premier Meloni: "Non potevo mancare"
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Come riportano i colleghi di Prima Milano, all'inaugurazione del Salone del Mobile di questa mattina è arrivata anche la premier Giorgia Meloni che ha detto: "Non potevo mancare alla mia prima edizione da presidente del Consiglio".

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MILANO - "Non potevo mancare sono stata qui a tante edizioni e non potevo mancare alla mia prima edizione da presidente del Consiglio. Non è solo una vetrina straordinaria della eccellenza italiana di fronte al mondo" ma "è una fiera che racchiude molte delle questioni strategiche su cui il governo lavora": lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni arrivando alla Fiera di Rho per l'inaugurazione del Salone del Mobile.

L'obiettivo del Governo per favorire il lavoro

"Uno dei grandi temi racchiusi in questa manifestazione è il lavoro" ha sottolineato e ha ribadito che la misura 'più assumi meno paghi' è l'obiettivo del Governo "per favorire il lavoro perché è l'unico vero ammortizzatore sociale" e "non il reddito di cittadinanza". "Non mi rassegno. È su questo che il governo continua a lavorare", ha detto.

Difendere il marchio

Inoltre ha proseguito Meloni "in questo Salone c'è un altro elemento, il marchio, l'eccellenza. Il marchio è la cosa più preziosa che abbiamo a patto che siamo in grado di difenderlo". In questo senso, ha detto "in Cdm nelle prossime settimane arriverà un collegato alla finanziaria per la sua valorizzazione", cioè "una sorta di legge quadro con tre pilastri" per la lotta alla contraffazione e la tutela di brevetti e marchi, il sostegno alle piccole medie e imprese e per la formazione e le competenze.  "Serve una rivoluzione culturale per rimettere al centro il lavoro creativo italiano", ha detto e anche "la sfida del liceo del made in Italy è una delle soluzioni a questo problema".

Tra gli altri 'temi' del Salone del Mobile, Meloni ha citato inoltre "l'identitá" . "Qui vediamo sfilare un pezzo della nostra identità" e "gli ambienti ormai si indossano come si indossa un vestito", ha detto sottolineando in particolare come il periodo della pandemia abbia cambiato il concetto di casa e abitazione.

Ha anche fatto una battuta sul suo outfit poco istituzionale

Intervenendo all'inaugurazione del Salone del Mobile, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scherzato sul suo outfit, come da lei definito "poco istituzionale". La presidente del Consiglio è arrivata con jeans scuri, giacca doppiopetto e scarpe sportive. "Io non potevo mancare, con la mise diciamo poco istituzionale, ma solo la Santanchè ha il coraggio di venire qui con i tacchi, gli altri sanno cosa li aspetta", ha detto la premier, riferendosi alla visita ai padiglioni della fiera . Alla cerimonia era presente anche il ministro del Turismo Daniela Santanché in tailleur e scarpe alte.

L'intervento del sindaco Sala all'inaugurazione

"Sono felice che la presidente del Consiglio sia oggi presente e auspico che, in modo inequivoco, si dia il giusto peso a chi rappresenta un modello per l’Italia e non solo": lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala in un passaggio del suo intervento all'inaugurazione del Salone del Mobile, a Rho Fiera.

"Il Salone del Mobile, insieme a tutte le iniziative collegate dei prossimi giorni -ha proseguito Sala - rappresenta e propone quanto di meglio sa fare l’Italia, ma è anche lo specchio della Milano che funziona, non solo per sé ma per tutta la nostra nazione. Il sistema Milano lo si vede plasticamente qui. I milanesi, le imprese, la cultura, le università. E l’amministrazione comunale che nel corso del tempo ha sempre cercato di dimostrare che la buona politica, la competenza, il pragmatismo accompagnato da una solida visione ideale possono fare la differenza".

"Milano centro propulsore verso l'Europa e il Mondo"

"È tutta Milano che si propone come centro propulsore di uno slancio coraggioso e tenace verso l’Europa e verso il mondo", ha sottolineato, "uno slancio di crescita e di fiducia nel futuro che deve coinvolgere tutto il nostro Paese e attorno al quale siamo chiamati a fare squadra, evitando divisioni e ritardi".

"Fare squadra è oggi è più importante che mai - ha aggiunto il sindaco -. Pensiamo alle sfide epocali che abbiamo di fronte: la guerra nel cuore dell’Europa, la crisi energetica che mette un’ipoteca sul nostro modello di sviluppo, la crisi sociale che, se non è esplosa come in altre nazioni europee, emerge con evidenza nelle crescenti disuguaglianze, nell’aumento della povertà e nella disillusione di molti giovani". Quindi, ha aggiunto "la risposta a queste sfide deve più che mai venire da chi ha dato prova di saper reagire, di saper creare occupazione e crescita, di saper innovare e competere a livello internazionale".

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