Albero di 150 anni danneggiato dal nubifragio: "Faremo di tutto per salvarlo"
Iniziati gli interventi di messa in sicurezza e consolidamento del vecchio bagolaro di Villa Marazzi.
Albero di 150 anni danneggiato dal nubifragio: "Faremo di tutto per salvarlo".
Albero di 150 anni danneggiato dal nubifragio: "Faremo di tutto per salvarlo"
CESANO BOSCONE – Chi è di Cesano sa che quell’albero svetta nel giardino di Villa Marazzi da oltre 150 anni.
Un patrimonio per tutti i cesanesi
Un simbolo, che ha visto crescere generazioni sotto l’ombra dei suoi grossi rami. Una pianta che sta a cuore ai cesanesi, orgogliosi di avere un vecchissimo bagolaro nel patrimonio verde della città. Ma il nubifragio della scorsa settimana non ha risparmiato neanche l’albero simbolo di Cesano: pioggia e raffiche di vento hanno aperto una profonda ferita di oltre 50 centimetri.
Dopo il danneggiamento l'immediato intervento del Comune
Immediato l’intervento del Comune che ha promesso di “fare di tutto per salvare il nostro albero”. I tecnici e gli esperti hanno valutato le condizioni dell’esemplare, sono previsti “ulteriori interventi di consolidamento che, insieme al posizionamento di vincoli statici, contribuiranno a garantire stabilità e a rimarginare la grave ferita che il bagolaro presenta al tronco – ancora il Comune –. Per motivi di sicurezza l’area è stata transennata ed è stato inibito l’accesso al giardino dal cortile di Villa Marazzi”.
L’assessore alle Politiche ambientali Marco Pozza
Determinato anche l’assessore alle Politiche ambientali Marco Pozza: “Uno degli alberi più belli che abbiamo ha subito una ferita grave. Il celtis di Villa Marazzi è nel cuore dei cesanesi e il rischio di perderlo è doloroso: non abbiamo voluto nemmeno prenderlo in considerazione. Già negli scorsi anni il bagolaro era stato oggetto, con lungimiranza, di interventi per il contenimento degli sbracci dei suoi enormi rami”. La volontà è di “fare il possibile per salvare l’albero.
Le fasi dell'intervento
Il primo intervento – ancora l’assessore –, quello più delicato, ha permesso di richiudere lo squarcio di oltre 50 centimetri e di riposizionare la branca danneggiata. Il prossimo passo è la messa in sicurezza definitiva, una sorta di sutura. Si tratta di un vincolo statico, in parole tecniche, da porre in esercizio sul tronco”. A questi interventi, in parallelo, si aggiungono analisi strumentali e il costante presidio sulle condizioni di salute dell’albero. “Vogliamo piantare sempre più alberi per arricchire il patrimonio verde del territorio – conclude Pozza – e fare il possibile per salvare quelli già presenti, garantendo allo stesso tempo la sicurezza dei cittadini”.
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