Al via i corsi di autodifesa a scuola, ragazze più forti e consapevoli

Sono rivolti alle studentesse di terza media e organizzati dagli agenti della polizia locale

Al via i corsi di autodifesa a scuola, ragazze più forti e consapevoli
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Al via i corsi di autodifesa a scuola, ragazze più forti e consapevoli.

Al via i corsi di autodifesa a scuola, ragazze più forti e consapevoli

BUCCINASCO – In questa iniziativa ci sono due risvolti: uno negativo, uno positivo. Quello negativo è concettuale, e cioè l’idea che si debba rendere necessario organizzarle iniziative come questa. La notizia positiva è che anche quest’anno il Comune, con il prezioso e fondamentale impegno degli agenti della polizia locale, va incontro a questa drammatica esigenza.

Al via i nuovi corsi

Dopo la grande partecipazione dello scorso anno, ripartono i corsi di autodifesa femminile (Teenager Security Trainer) rivolti alle studentesse di terza media e organizzati dagli agenti della polizia locale di Buccinasco, coordinati dal comandante Matteo Lai. Oggi pomeriggio cominciano gli incontri, alla scuola media di via Emilia (Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini).

L'assessore Grazia Campese

“Il progetto - spiega l'assessore alle Pari opportunità Grazia Campese - ha lo scopo principale di portare a conoscenza delle ragazze i problemi di sicurezza che possano interessare la fascia di età adolescenziale. In particolare, come sviluppare la prevenzione e l'autostima che permettano di affrontare qualsiasi, anche se remota, situazione di rischio personale (attraverso particolari tecniche, quali il controllo verbale, la fuga e, in ultima analisi, la difesa personale mirata al disimpegno dal pericolo). Ringrazio gli agenti della nostra polizia locale che ogni anno, con grande professionalità e disponibilità, offrono alle ragazze un'opportunità davvero importante”.

Coinvolte le ragazze di terza media

E sono le stesse ragazze a chiedere di iscriversi. Soprattutto perché iniziano a percepire situazioni di pericolo, pensando alla prospettiva, dopo la terza media, di cambiare scuola, andare più lontano da casa, prendere i mezzi pubblici e stare più tempo fuori casa. Per questo vogliono affrontare le potenziali situazioni critiche più preparate, più consapevoli e forti interiormente. Infatti, “il corso – inserito all’interno del Piano di Diritto allo Studio del Comune, ndr –  non ha la finalità di insinuare nelle partecipanti comportamenti violenti o paranoici, né, tanto meno, fomentare nelle studentesse la paura sociale. Tutt'altro – conclude Campese –: speriamo che acquisendo una maggiore sicurezza in se stesse le ragazze diventino donne consapevoli e autonome”.

FG

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